Chiara (2022)

Uscito a fine 2022 in pieno periodo pre-natalizio e perciò probabilmente oscurato da titoli ben più commerciali, “Chiara” è un film che andrebbe sicuramente valorizzato maggiormente, almeno nell’ambito delle programmazioni delle poche sale di ispirazione cattolica che ancora rimangono o comunque proposto anche solo per conoscere la figura di questa santa che poco ha da invidiare al contemporaneo e più famoso san Francesco di Assisi.

Presentato alla 79° Mostra del Cinema di Venezia il film ha vinto il Premio cattolico internazionale Signis.
Nel percorso della regista e sceneggiatrice Susanna Nicchiarelli questa opera si propone come ideale conclusione della trilogia cominciata con “Nico, 1988’’ del 2017 (iconica cantante dei Velvet Underground di Lou Reed) e “Miss Marx’’ del 2020 (su Eleanor Marx, la figlia del filosofo Karl Marx), affrontando una figura femminile centrale giustapponendola alla sua epoca e contestualizzandola all’interno della società medioevale fortemente maschilista.

Avvalendosi della collaborazione della nota storica e medievalista Chiara Frugoni (scomparsa appena dopo la fine delle riprese e a cui il film è dedicato) la Nicchiarelli traccia il ritratto della santa con precise scadenze cronologiche a partire dalla sua fuga dalla casa paterna, appena 18enne insieme all’amica Pacifica, per incontrare Francesco e aderire alla sua chiamata.
Pur dichiarandosi non credente la regista illustra il percorso di Chiara non tralasciando i numerosi miracoli che ha compiuto anche quando era in vita.

Sono questi e tanti altri dettagli che rendono manifeste le intenzioni dell’autrice di calarsi con rigore nel contesto storico del tempo senza alcuna condiscendenza verso compiacenti “modernizzazioni”, così come non ha timore di far parlare i personaggi in un vernacolo umbro-antico e di mostrare come il Vangelo dovesse essere letto solo in latino. La Chiara che veniamo a conoscere è risoluta nel suo desiderio di seguire integralmente l’ideale di Francesco nella povertà assoluta e vivere in piena comunità di intenti e di servizio con le altre sue compagne, rifiutando il titolo di badessa.

Nel racconto di Susanna Nicchiarelli, lei diventa presto simbolo di lotta per l’emancipazione femminile dai vincoli e dagli stereotipi del tempo, in questo caso riferiti al contesto della Chiesa Cattolica di quel tempo.

Un tema che ci appare in tutta evidenza quando il cardinale Ugolino (il futuro Papa Gregorio IX), nelle vesti di Legato Papale, incontra Chiara. Lei e le sue consorelle non possono vivere in povertà perché “se non avete possessione non avete manco protezione”. Debbono vivere inoltre in clausura e non possono predicare il Vangelo perché “siete femmine e non potete mai dare esempio al mondo, mai”. Per rinforzare l’assunto, seguono, da parte del cardinale, due citazioni dalla Bibbia: “la femmina deve imparare a lo tacere” (1Tm 2,12) e secondo il Siracide (25,24): “la femmina principiò lo peccato e per colpa delle femmine tutti noi morimo”.
Ciononostante Chiara rimane irremovibile nelle sue convinzioni fino a ottenere da Papa Gregorio IX l’approvazione della regola dell’ordine religioso da lei dettata insieme al “privilegio della povertà” (non avere nessuna proprietà) cui lo stesso Francesco dovette rinunciare nella sua regola.

“Chiara” a tratti risulta quasi un musical nelle scene in cui la santa e le consorelle praticano il loro ideale di condivisione e testimonianza grazie all’ottima colonna sonora dell’ensemble musicale Anonima Frottolisti e inconsuete incursioni rock che sottolineano il suo carattere “ribelle”.

La giovane attrice protagonista, Margherita Mazzucco (la Elena della serie “L’amica geniale’’), offre una buona interpretazione, agevolata dai suoi tratti quasi angelici, ma a mio parere difetta di un po’ di potenza carismatica richiesta dal ruolo e all’impostazione fortemente pittorica del racconto avrebbero giovato toni più marcati. Ma Chiara era una santa di armonia, pur nella fermezza della sua (sacro)santa ostinazione, e il film di Nicchiarelli sceglie le tinte sfumate più che i contrasti caravaggeschi.
Il film sarà disponibile in dvd dal 22 marzo 2023.

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Scheda Film
Interpreti: Margherita Mazzucco (Chiara), Andrea Carpenzano (Francesco), Carlotta Natoli (Cristiana), Paola Tiziana Cruciani (Balvina), Flaminia Mancin (Pacifica), Valentino Campitelli (Elia), Paolo Briguglia (Leone), Giulia Testi (Cecilia), Luigi Vestuto (Pacifico),Luigi Lo Cascio (Cardinale Ugolino/Papa Gregorio IX); Regia: Susanna Nicchiarelli; Durata:106’; Anno di uscita: 2022; Nazionalità: Italia/Belgio; Soggetto e Sceneggiatura: Susanna Nicchiarelli, collaborazione alla scrittura Chiara Frugoni; Fotografia: Crystel Fournier; Musiche: Anonima Frottolisti; Montaggio: Stefano Cravero.

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