Alla Polveriera per i 30 anni de L’Ovile

É con un grande evento aperto alla città che la cooperativa sociale L’Ovile celebrerà, sabato 4 marzo in Polveriera, il trentennale di fondazione.

La costituzione della cooperativa (oggi collocata tra quelle di maggiori dimensioni nel sistema rappresentato da Confcooperative Terre d’Emilia) avvenne, infatti, proprio il 4 marzo 1993 ad opera di don Daniele Simonazzi (primo presidente della cooperativa e allora parroco di Pratofontana) e di un piccolo gruppo di ospiti e volontari della sua comunità (tra i quali l’attuale presidente, Valerio Maramotti) si presentarono al notaio Giandomenico Serri per costituire una cooperativa sociale.

“La solidarietà, la centralità della persona, l’attenzione ai più fragili, il desiderio di affermare principi di giustizia sociale – sottolinea il presidente de L’Ovile, Valerio Maramotti – erano i valori che già si erano incarnati in tante iniziative, ma bisognava darsi anche uno strumento adeguato per rispondere, principalmente e stabilmente, ad un bisogno lavorativo che richiedeva non solo grandi motivazioni, ma anche un modello organizzativo che le sostenesse e le traducesse in una continuità di servizio e in un ampliamento della capacità di inclusione”.

A distanza di trent’anni da quell’atto, il bilancio è particolarmente rilevante; “con L’Ovile – spiega Maramotti – hanno lavorato più di 2.700 persone, gli occupati sono attualmente quasi 400, nelle nostre case e nei nostri appartamenti hanno trovato ospitalità, chi per una notte chi per più anni, oltre 4.000 persone, abbiamo attivi percorsi formativi di inserimento lavorativo per 30 persone, accogliamo nelle nostre strutture 430 persone di 14 nazionalità diverse, compresi molti ucraini in fuga dalla guerra, e nei laboratori socio occupazionali che gestiamo sono quotidianamente accolte oltre 40 persone con gravi fragilità fisiche o psichiche, mentre sono diverse decine gli studenti, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di II grado, che incontriamo tutti i giorni nei servizi di educazione alla sostenibilità”.

E’ proprio per questo impatto rilevante delle sue attività sulla comunità reggiana che L’Ovile ha scelto di celebrare il trentennale non solo con il ciclo di eventi “Crescere comunità”, dedicati a temi di grande attualità (nell’autunno scorso il primo appuntamento con un confronto sull’incidenza dei cambiamenti climatici sulle migrazioni, cui altri seguiranno nelle prossime settimane), ma con una grande festa per la città in uno dei luoghi simbolo dell’impegno delle coop sociali e del Consorzio Oscar Romero per la rigenerazione di spazi civici e di servizio ai più fragili.

Nella Polveriera di Reggio Emilia, infatti, nella giornata di sabato 4 marzo, a partire dalle 9,30 si alterneranno brevi momenti istituzionali, video, spettacoli e laboratori.

In particolare, già alle 9,45 aprirà il laboratorio fotografico “Scatti precisi”, costituito da fotografe e fotografi con disabilità che, sotto la guida del fotografo professionista Fabio Boni, saranno pronti ad immortalare adulti e bambini e a confrontarsi con gli ospiti; contemporaneamente aprirà un laboratorio esperienziale sensoriale che consentirà di esplorare, con i sensi, i tanti ambiti di attività de L’Ovile.

Alle 10,20 il momento istituzionale con gli interventi di Valerio Maramotti, del Prefetto Iolanda Rolli, del Sindaco Luca Vecchi e del Direttore del distretto di Reggio Emilia e delle attività socio-sanitarie dell’Ausl, Elisabetta Negri.

Alle 11,00 sarà in scena lo spettacolo teatrale House We Left della compagnia Mamimò, incentrato su storie e sentimenti di persone detenute in carcere.

Alle 12,30, poi, un momento conviviale per soci e lavoratori de L’Ovile.

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