I padri Cappuccini dell’Emilia Romagna al fianco delle popolazioni terrmotate

I Frati Minori Cappuccini dell’Emilia Romagna promuovono una raccolta di offerte per aiutare i terremotati della Turchia e della Siria.

Comunità cappuccine sono presenti in questi territori e già stanno prestando generosamente aiuto alle popolazioni vittime dello spaventoso sisma.

Lo sottolinea padre Lorenzo Volpe, superiore del convento d Reggio Emilia.

I Cappuccini dell’Emilia Romagna sono presenti in Turchia e Siria nelle città di Istanbul, Izmir, Efeso, Mersin e Antiochia. Le ultime due città sono nella zona interessata dal recente terribile terremoto. A Mersin, colpita in modo meno duro, risultano ospitate in convento una sessantina di persone, ma i numeri sono in continuo mutamento. Qui operano padre Roshan e Mariusz.

Ad Antiochia invece l’esito è stato più drammatico. Buona parte delle costruzioni della città è crollata e i morti sono stati molti. Il convento ha retto. Qui si trovano padre Francis e padre Royston. Padre Roshan è riuscito in questi giorni a raggiungere Antiochia per portare conforto e generi alimentari.

Padre Matteo Ghisini, segretario per le Missioni Estere dei Cappuccini, ha voluto condividere con i reggiani qualche immagine inviata da fr. Roshan, che è riuscito a raggiungere Antiochia, ubicata in una delle zone più colpite, e a portare i primi aiuti.

La Provincia di Bologna dei Frati Minori Cappuccini insieme alle Missioni dei Cappuccini dell’Emilia-Romagna ha aperto un conto dedicato alla raccolta di donazioni per i terremotati di Turchia e Siria.

Chiunque volesse aiutare le persone sfollate e colpite dal sisma, attraverso i missionari cappuccini in Turchia, può farlo facendo donazioni utilizzando il seguente conto corrente bancario (le offerte non saranno deducibili/detraibili dalla denuncia dei redditi):

IBAN: IT07N0306909606100000193696 intestato a: Provincia di Bologna dei Frati Minori Cappuccini causale: Turchia e Siria; occorre indicare: nome, cognome e indirizzo.

Le foto documentanoi primi arrivi di generi alimentari portati da padre Roshan ai frati di Antiochia e il salone del convento a Mersin dove viene ospitata una sessantina di persone

Giuseppe Adriano Rossi

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