Duemila anni di storia attraversata da calunnie, massacri, espulsioni, bolle pontificie discriminatorie e ripetuti tentativi di cancellare il popolo ebraico.
Dai primi secoli contrassegnati dall’antigiudaismo religioso si passa alla strage di ebrei della Prima crociata nel cuore dell’Europa e al periodo buio dell’Inquisizione, passando per l’istituzione del ghetto fino ad arrivare alla nascita dell’antisemitismo razziale, culminato nella Shoah.
E oggi? La Dichiarazione conciliare Nostra Aetate ha condannato “gli odi, le persecuzioni e tutte le manifestazioni dell’antisemitismo dirette contro gli ebrei in ogni tempo e da chiunque”.
Dopo l’immane tragedia della Shoah sembrava che potessimo archiviare l’antisemitismo. Ma è stata un’illusione. Attacchi terroristici, aggressioni fisiche, minacce, vilipendio di cimiteri sono purtroppo gli esiti dell’azione di un mostro che pensavamo domato. C’è qualcosa di oscuro che affonda le sue radici nell’accusa di de icidio. L’antigiudaismo è ancora oggi la linfa che nutre l’antisemitismo e l’antisionismo, vale a dire l’odio che minaccia l’esistenza stessa degli ebrei e di Israele? Nelle pagine di questo libro si trovano le risposte a queste domande scomode.
Giuseppe Altamore, Chi ha ucciso Gesù? Dall’antigiudaismo religioso all’ntisemitismo. La vera storia (Edizioni San Paolo 2022) 271 pagine, 22 euro.
GIUSEPPE ALTAMORE, è direttore responsabile del mensile BenEssere, la salute con l’anima del Gruppo San Paolo. Laureato in Sociologia, ha frequentato la Scuola post laurea di specializzazione in Comunicazioni sociali dell’Università Cattolica di Milano. Giornalista e saggista, vive e lavora a Milano da molti anni, ma le sue radici sono in Sicilia. È autore tra l’altro di: Tutti i segreti per spendere meglio (Il Sole 24 Ore – Giunti, 2010); Dalla stessa radice. Ebrei e cristiani, un dialogo intrareligioso (Lindau, 2016); Auschwitz non vi avrà. Una famiglia di ebrei italiani in fuga dalla persecuzione nazifascista (con Guido Hassan, San Paolo, 2018); A testa alta. Massimo Tosti, il carabiniere che salvò 4.000 ebrei (San Paolo, 2020). Appassionato di storia e teologia, da qualche anno è impegnato nel dialogo ebraico-cristiano.