Messa in memoria di monsignor Luigi Giussani

Martedì 14 febbraio, presso la cattedrale di Santa Maria Assunta a Reggio Emilia, si terrà, presieduta da S. E. Mons. Giacomo Morandi, la Santa Messa in memoria del servo di Dio Mons. Luigi Giussani, nell’anniversario della morte e del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione.

UN UOMO CONQUISTATO DA CRISTO

In questa breve ma intensa espressione si può riassumere la vita e l’opera di Mons. Luigi Giussani (15.10.1922 – 22.02.2005).

Sacerdote lombardo, teologo e docente, don Giussani è considerato, a ragione, uno dei più importanti educatori del nostro tempo. Nel corso della sua esistenza ha insegnato a tantissimi giovani e adulti ad incontrare le tante domande di vero, di bello e di buono presenti nel cuore degli uomini e ad entrare in dialogo con esse.

E’ unanimemente riconosciuta la rilevanza del suo carisma all’interno della Chiesa e della società civile. Fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, don Giussani ha sempre considerato l’esperienza comunionale di CL complementare all’autorità della Chiesa, verso la quale “…ha sempre avuto rispetto e amore filiale… ”(1)

E’ durante l’udienza a Roma del 15 Ottobre scorso concessa ai membri del Movimento di CL, conclusasi con l’invito al Movimento ad “accompagnarlo nella profezia per la pace, nella profezia che indica la presenza di Dio nei poveri, nella profezia che annuncia la presenza di Dio in ogni nazione e cultura”, che Papa Francesco si sofferma sulla personalità di don Giussani, sottolineandone in particolare tre aspetti che costituivano la sua personalità.

Uomo carismatico: “… aveva intuito che Cristo è il centro unificatore di tutta la realtà, è la risposta a tutti gli interrogativi umani, è la realizzazione di ogni desiderio di felicità, di bene, di amore, di eternità presente nel cuore umano…”.

Educatore:“… don Luigi aveva una capacità unica di far scattare la ricerca sincera del senso della vita nel cuore dei giovani, di risvegliare il loro desiderio di verità…non aveva paura di presentare loro la fede cristiana. Ma senza imporre nulla. Il suo approccio ha generato tante personalità libere, che hanno aderito al cristianesimo con convinzione e passione; non per abitudine, non per conformismo, ma in modo personale e creativo…”

Figlio della Chiesa:“… don Giussani è un sacerdote che ha amato tanto la chiesa. Anche in tempi di smarrimento e di forte contestazione delle istituzioni, ha sempre mantenuto con fermezza la sua fedeltà alla Chiesa, per la quale nutriva una grande affetto, quasi una tenerezza, e nello stesso tempo una grande riverenza perché credeva che essa è la continuazione di Cristo nella storia…”

Il suo rispetto e amore filiale per la Chiesa sono stati peraltro riconosciuti ed apprezzati in più occasioni, come dimostrano le parole rivolte, in vita e dopo, a lui e alla sua opera dalla stessa autorità della Chiesa.
Così si esprimeva Giovanni Paolo II in occasione del XX° anniversario del riconoscimento pontificio della fraternità di CL:
“…La strada, quante volte Ella lo ha affermato, è Cristo. Egli è la Via, la Verità e la Vita, che raggiunge la persona nella quotidianità della sua esistenza. La scoperta di questa strada avviene normalmente grazie alla mediazione di altri esseri umani. Segnati mediante il dono della fede dall’incontro con il Redentore, i credenti sono chiamati a diventare eco dell’avvenimento di Cristo, a diventare essi stessi «avvenimento».

Il cristianesimo, prima di essere un insieme di dottrine o una regola per la salvezza, è pertanto l’«avvenimento» di un incontro. È questa l’intuizione e l’esperienza che Ella ha trasmesso in questi anni a tante persone…” (2)

E ancora, questa volta in occasione dei funerali nel Duomo di Milano in ricordo di Mons. Giussani. Il Pontefice, nel messaggio autografo letto dal Cardinal Ratzinger all’inizio della sua omelia dichiara, parlando di don Giussani: “Cristo e la Chiesa: sta qui la sintesi della sua vita e del suo apostolato. Senza mai separare l’una dall’altra, ha comunicato attorno a sé un vero amore per il Signore e per i vari Papi che ha conosciuto personalmente…” (3)

Nella stessa occasione, l’allora Cardinal Ratzinger, nella sua omelia, si esprimeva, ricordando don Giussani con queste parole: “ … «i discepoli al vedere Gesù gioirono». Queste parole del Vangelo … ci indicano il centro della personalità e della vita del nostro caro don Giussani…solo Cristo dà senso a tutto nella nostra vita, sempre ha tenuto fisso lo sguardo della sua vita e del suo cuore verso Cristo. Ha capito in questo modo che il cristianesimo non è un sistema intellettuale, un pacchetto di dogmi, un moralismo, ma che il cristianesimo è un incontro, una storia di amore, è un avvenimento.

Questo innamoramento in Cristo, questa storia di amore che è tutta la sua vita era tuttavia lontana da ogni entusiasmo leggero, da ogni romanticismo vago; realmente, vedendo Cristo, ha saputo che incontrare Cristo vuol dire seguire Cristo, che questo incontro è una strada, un cammino, un cammino che attraversa – come abbiamo sentito nel salmo – anche la «valle oscura.»…

“…non voleva essere un padrone, voleva servire, era un fedele servitore del Vangelo, ha distribuito tutta la ricchezza del suo cuore, ha distribuito la ricchezza divina del Vangelo, della quale era penetrato e, servendo cosi, dando la vita, questa sua vita ha portato un frutto ricco come vediamo in questo momento, è divenuto realmente padre di molti e, avendo guidato le persone non a sé, ma a Cristo, proprio ha guadagnato i cuori, ha aiutato a migliorare il mondo, ad aprire le porte del mondo per il cielo…”. (4)

Il 14 febbraio ci accingeremo, con il cuore gonfio del pensiero che Cristo è tutto per la vita dell’uomo, a ricordare la figura di questo padre e maestro, che ha speso la sua vita per Cristo affinché tutti lo potessero incontrare e di cui “…la Chiesa riconosce la genialità pedagogica e teologica, dispiegata a partire da un carisma che gli è stato dato dallo Spirito Santo per l’utilità comune…” (5)

NOTE AL TESTO
(1) Udienza di Papa Francesco ai membri di Comunione Liberazione, 15.10.2022
(2) Giovanni Paolo II , XX° anniversario del riconoscimento pontificio della fraternità di Comunione e Liberazione, 11.02.2002.
(3) Lettera autografa di Papa Giovanni Paolo II al Cardinal Ratzinger in occasione dei funerali Mons. Luigi Giussani, 24.02.2005.
(4) Omelia del Cardinal Ratzinger in occasione dei funerali di Mons. Luigi Giussani, 24.02.2005.
(5) Udienza di Papa Francesco ai membri di Comunione Liberazione, 15.10.2022

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