Cecilia Anceschi accoglie in questo libro, per la prima volta, le storie e i documenti relativi alla straordinaria esperienza dei “treni della felicità” per Correggio. L’iniziativa, adottata nel i 946 su iniziativa dell’Udi e del Partito comunista, coinvolse diversi comuni dell’Emilia e interessò circa 1.500 fanciulli milanesi e del Sud d’Italia. Il libro documenta la disponibilità della gente correggese ad ospitare per alcuni mesi questi ragazzi, nutrendoli, curandoli e permettendo loro di frequentare le lezioni scolastiche. Oltre a testimonianze dirette delle famiglie interessate, l’opera propone il resoconto degli stessi ragazzi e un quadro efficace delle relazioni che si sono instaurate tra questi ragazzi e le famiglie che li hanno ospitati.
L’occasione è utilizzata anche per dare conferma della particolare propensione all’accoglienza da parte della gente correggese mostrando immagini degli aiuti che sono stati inviati a Chernobyl e alla disponibilità ad assistere la popolazione ucraina per gli eventi bellici in corso. I “treni della felicità” a Correggio di Cecilia Anceschi è presente nelle librerie e sui motori di ricerca del web, ma può essere richiesto direttamente alla Casa editrice che lo invia al domicilio degli interessati senza spese aggiuntive.
Cecilia Anceschi, I “treni della felicità” a Correggio (Edizioni Consulta Librieprogetti 2022), 144 pagine, 15 euro.
Cecilia Anceschi nasce a Rio Saliceto, studia al Liceo Rinaldo Corso di Correggio e si laurea in Storia Moderna all’Università di Bologna. Coltiva, fin da molto giovane, la passione per la storia, la politica, la letteratura e il femminisnio. Insegna nella scuola media inferiore, poi lavora nel campo della politica, dell’organizzazione culturale, della comunicazione e soprattutto nella Pubblica Amministrazione come capo di Gabinetto per alcuni sindaci. La maggior parte di quest’ultima esperienza la vive a Correggio di cui si sente cittadina d’adozione. Con questo libro dichiara la sua riconoscenza e il suo affetto per Correggio e per la sua gente.