In occasione del ricordo delle giornate del Perdono di Canossa la Società reggiana di Studi Storici e l’Associazione culturale Matilde di Canossa ODV presentano il volume I registri dei visitatori del Museo del Castello di Canossa 1877-1945 della professoressa Aurelia Fresta.
La Società Reggiana di Studi Storici, secondo le indicazioni espresse nel proprio statuto, è impegnata da quarantacinque anni nel lavoro di ricerca storica sul territorio reggiano anche attraverso la propria rivista trimestrale Reggio Storia e numerose pubblicazioni che sono sempre state un punto di riferimento per storici e ricercatori.
Il Museo di Canossa fu fondato a fine Ottocento dal professor Naborre Campanini per ospitare i materiali recuperati grazie agli scavi archeologici voluti e realizzati da Don Gaetano Chierici. Lo stesso Chierici, riconosciuto tra i fondatori della moderna archeologia, pose infatti a Canossa fin dal 1877, ancor prima che fosse creato il Museo, il registro dei visitatori per raccogliere i commenti di chi saliva a visitare la storica rupe mentre si stavano realizzando i primi scavi archeologi sotto la sua direzione.
Nei registri vennero annotati anche momenti salienti degli scavi e relazioni sui lavori intrapresi, attività che venne poi proseguita da Naborre Campanini fino alla sua morte.
I registri non rappresentano documenti isolati ma sono una parte integrante del Museo di cui sono testimoni e l’uso storiografico di questa fonte deve essere preceduto e accompagnato da un insieme di conoscenze che vanno dalla storia, alla natura, al significato stesso del proprio Museo.
Questo lavoro preparatorio e di interpretazione è stato portato avanti dalla Professoressa Aurelia Fresta che si è poi occupata della lettura e della trascrizione dei testi con l’individuazione dei visitatori dal 1877 al 1945.
Riteniamo che si tratti di uno studio di grande interesse che permette di ricostruire la storia di un luogo che fa parte della storia nazionale ed europea interpretando le tracce di visitatori ormai lontani nel tempo spesso legate al perenne fascino che emanava e continua ad emanare dal castello di Canossa.
La presentazione si terrà a Reggio Emilia nella Chiesa di Regina Pacis perché all’interno è conservato una preziosa pala marmorea di Carmela Adani raffigurante il Perdono di Canossa e realizzata per l’altare dedicato al papa di Canossa, San Gregorio VII, uno dei pochissimi altari presenti in Italia a lui dedicati.
Il volume, edito dalla Società reggiana di Studi Storici e dall’Associazione culturale Matilde di Canossa ODV, ha avuto il patrocinio e la collaborazione del MIC-Direzione generale biblioteche e diritto d’autore e il patrocinio della Deputazione di storia patria-sezione di Reggio Emilia. La presentazione ha il patrocinio dell’Ufficio dei Beni culturali della Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla e dell’Associazione Scrittori Reggiani.
Domenica 29 gennaio alle ore 17, dopo i saluti istituzionali, seguiranno gli interventi di Aurelia Fresta I Registri di Canossa: messaggi da due secoli e Clementina Santi Canossa. Gennaio 1077. I giorni del Perdono.
Angela Chiapponi
Presidente SRSS