Manifesti del Concorso dedicato al 120° anniversario della nascita di Cesare Zavattini

Organizzata dal Centro Culturale Zavattini, sarà esposta a Luzzara la mostra ZAVATTINI 120 con i manifesti  finalisti del concorso promosso da CartelON. Gráfica Cubana per il 120° anniversario della nascita di  Cesare Zavattini.

Grazie alla collaborazione con questa importante realtà culturale cubana, a partire dal 6 dicembre 2022 il progetto espositivo – composto da una ventina di manifesti stampati per l’occasione in  grande formato (100 x 140) e affissi per le strade – si svilupperà come un “libero” itinerario per le vie del paese natale di Za, dove gli straordinari colori della tradizione serigrafica cubana andranno a dialogare con i grigi e  le nebbie della stagione invernale padana.  

Il progetto di CartelOn dedicato a Zavattini è una proposta che nella scorsa estate ha arricchito Orizzonti Italia-Cuba, festival interculturale riservato al cinema e all’audiovisivo italiano e cubano che si è tenuto a  L’Avana dal 4 all’11 giugno.

Proprio durante il festival, nel foyer del Cine 23 y 12 è stata allestita per la prima  volta un’esposizione dei manifesti selezionati.

La giuria, composta da Sara Vega Miche (Specialista in Grafica  della Cinemateca di Cuba), May Reguera (Attrice, fotografa e influencer cubana), Simone Terzi (Direttore di  Fondazione Un Paese) e Gabriele Ciances (Regista), ha votato come poster vincitore quello di Alejandro  Rodríguez Fornés “Alucho”, stampato poi in serigrafia con tiratura limitata per questo importante  anniversario. 

Sul sito www.carteloncuba.com si può scaricare il pdf della brochure realizzata per la mostra, che riporta i  manifesti selezionati accompagnati da un testo di presentazione creato per l’occasione. 

Con questa importante iniziativa, visitabile fino a fine dicembre, Fondazione Un Paese e il Comune di Luzzara chiudono un anno denso di iniziative culturali che con il programma “SE AVESSI DETTO PIU’ DUE… Azioni  di cultura a 120 anni dalla nascita di Za” ha visto presentazioni di libri, proiezioni e incontri dedicati a  Zavattini. 

 

Il festival e l’omaggio a Zavattini

Fondazione Un Paese di Luzzara è stata ospite della prima edizione di Orizzonti Italia-Cuba, un’importante occasione di incontro e di dialogo che ha permesso un confronto con diverse esperienze e realtà pionieristiche  sul tema dei linguaggi della contemporaneità.

Nello specifico, proprio per l’occasione del 120° anniversario  della nascita, il festival ha reso omaggio a Cesare Zavattini.

Se, come sappiamo, Za è stato il vero e proprio  “padre” del Neorealismo, collaboratore storico di Vittorio De Sica e fonte d’ispirazione per il cinema italiano  prima e mondiale poi, meno noto è il fatto che Zavattini può essere considerato anche uno dei “padri ispiratori” dei primi grandi registi cubani.

“Un italiano fantasioso dal cuore di carciofo, che ha infuso nel  cinema del suo tempo un soffio di umanità senza precedenti” lo definiva Gabriel García Márquez, che anche se frequentò solo pochi mesi il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, colse perfettamente l’essenza di  Zavattini.

A Cuba, nella prima settimana del cinema italiano nel ’53, Zavattini conobbe alcuni giovanissimi  cineasti, poi tornò all’indomani della Rivoluzione per un ultimo fondamentale soggiorno (1959-1960), dove  lavorò per tre mesi alla nascita della nuova cinematografia cubana e fu lo sceneggiatore di uno dei primi film  prodotti dall’ICAIC.

Come ha scritto Luciano Castillo, Direttore della Cinemateca di Cuba – ICAIC, Zavattini fu “amico stretto del nucleo fondatore del nuovo cinema cubano e uno dei primi ad acclamare e difendere la 

Rivoluzione vittoriosa sulla nostra Isola”, collaborando tra l’altro al film El Joven rebelde di Julio García  Espinosa, tra le pietre miliari del Nuovo cinema latinoamericano.

Quest’ultimo si ispirò largamente al  neorealismo italiano, e decisivo fu il ruolo di Zavattini nel favorire questo scambio. 

Zavattini è tuttora molto amato a Cuba, per il suo essere stato un artista poliforme, che ha usato molti  linguaggi: un intellettuale universale che non ha mai disgiunto la sua attività artistica dall’impegno per la  trasformazione della realtà.

Ed è attraverso Zavattini che il festival ha voluto rafforzare il già forte legame  culturale in essere tra i due paesi: la Cinemateca di Cuba ha promosso una retrospettiva “Cesare Zavattini:  patriarca del neorealismo italiano” che ha riproposto alcuni dei suoi capolavori del periodo neorealista; una tavola rotonda “Zavattini 120”, è stata organizzata nella prestigiosa Casa del Festival de Cine de La  Habana, in cui si è parlato di Zavattini a 360° e dove è intervenuto a sorpresa, con un ricordo molto  suggestivo, il regista Manuel Perez Paredes, l’ultimo di quei ragazzi che avevano frequentato Zavattini nella  sua prima visita a Cuba. 

Quello con Cuba è stato un rapporto proficuo ed importante, con un paese che nonostante le grandissime  difficoltà del momento, si è dimostrato ancora una volta profondamente ospitale.

È stata una settimana  intensa, ricca di proiezioni, incontri, masterclass, momenti formativi, mostre che vanno oltre lo schema  tradizionale di un festival cinematografico.

Tra le esperienze da ricordare la visita al Laboratorio Digitale  dell’ICAIC insieme ai referenti dell’Archivio AAMOD di Roma e quella alla rinomata Escuela  Internacional de Cine y Tv di San Antonio de Los Baños (EICTV), fondata da Alfredo Guevara,  Fernando Birri e Fidel Castro.

Una scuola dove, non è un caso e l’avrete capito, dal 2002 c’è una piazza  dedicata a Zavattini.  

Tra le altre iniziative anche la realizzazione di un catalogo in doppia lingua (italiano e spagnolo), Cesare  Zavattini e l’eredità culturale tra Italia e Cuba a cura di Dario Edoardo Viganò, composto da saggi di  accademici e studiosi, italiani e internazionali, e da un apparato fotografico proveniente dalle principali realtà  istituzionali del settore.

Un catalogo che verrà presentato in occasione della 43ª edizione del Festival  Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano di L’Avana (1-11 dicembre 2022) e che vedrà anche un  saggio dal titolo Lettere da Cuba agli amici di Luzzara che propone alcune lettere inedite che Zavattini scrisse da Cuba al farmacista Alfredo Facchini e al poeta-barbiere Guido Sereni, a cura di Simone Terzi.

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