“La Montagna del Latte e le altre” è il diario di una lunga frequentazione della Montagna italiana. Una frequentazione professionale che invece di scorrere lungo i sentieri dell’escursionismo alpinistico o i cammini della attenzione culturale alla tradizione storica e religiosa, si è rivolta alle istituzioni sociali ed economiche della montagna. Ha cercato risposte alla propria curiosità nei piccoli comuni, nelle Comunità Montane e nelle Unioni, nelle scuole e nei presìdi sanitari, nelle sedi delle associazioni di rappresentanza, nelle imprese e nelle cooperative.
Nei luoghi dove scorre la vita delle comunità, in un flusso che, tante volte nell’arco del secondo dopoguerra, ha corso il rischio di inaridirsi e scomparire e altrettante volte ha saputo trovare nuove strade e riemergere per proporsi alla attenzione del Paese. Le montagne italiane sono molto diverse tra loro. Il loro essere rimaste al margine o al di fuori del grande vento di standardizzazione imposta dal fordismo, nella crescita urbana e industriale che ha segnato il miracolo economico del dopoguerra, le ha consegnate alla condizione che Tolstoj attribuisce alle famiglie. Quella per cui “Tutte le famiglie fortunate lo sono allo stesso modo. Delle famiglie sfortunate ognuna lo è a modo suo.” Vale anche i territori.
Giampiero Lupatelli, La montagna del latte e le altre, Consulta Librieprogetti 2022, 600 pagine, 25 euro.
Giampiero Lupatelli, economista territoriale, si è formato ad Ancona con Giorgio Fuà e Massimo Paci. Da quaranta anni si occupa di politiche territoriali collaborando con Osvaldo Piacentini e Ugo Baldini nell’alveo della tradizione urbanistica di CAIRE, la più antica società professionale d’Europa in forma cooperativa. Ha partecipato alla redazione del Progetto Appennino della Regione Emilia Romagna, all’Atlante Nazionale del Territorio Rurale per il Ministero delle politiche Agricole, al progetto Appennino Parco d’Europa (APE) per il Ministero dell’Ambiente, alla Strategia Nazionale per le Aree Interne.