Presentazione del libro “Madonna della Tosse: devozione, storia, memoria”

Scendendo nella campagna di Chiozza, sul lato destro, in direzione di Casalgrande, si incontra il piccolo oratorio della Tosse, dedicato alla Beata Vergine, venerata sotto il titolo della Neve. Il 5 agosto ne ricorre la festività, e da due anni ha riaperto al pubblico, dopo importanti lavori di restauro e messa in sicurezza, causa anche scosse sismiche.

Perché si chiama della Tosse? Perché come ricorda un ‘chiozzotto‘ dai capelli bianchi, una volta c’erano due tavelle marmoree sulla facciata dove si leggeva allora, che fu proprio in seguito ad una epidemia di tosse malefica e maligna che Maria, la Madonna, preservò la popolazione di Chiozza dalla malattia contagiosa.

Giovedì 4 agosto, l’ autore Giuliano Spaggiari, ex assessore provinciale, presenterà il libro “Madonna della Tosse: devozione, storia, memoria” . Alle 20.30 il parroco don Paolo Crotti celebrerà la messa, a seguire la presentazione del libro, alla presenza oltre che dell’ autore, di Romana Prati Alboni della rivista “Scandiano: Terra insigne e nobile” e di Davide Dazzi, ex sindaco di Ramiseto, già presidente della società reggiana di studi storici.

Un po’ di storia dell’oratorio della Tosse: venne costruito nel 1746 dai fratelli Giacomo e Domenico Berselli. La facciata è a capanna, il portale architravato è affiancato da due finestre rettangolari con al di sopra un oculo. Il tetto a due falde è sormontato da un campanile a vela. L’ oratorio, a fianco del canale di Bonifica Secchia, vanta una tradizione religiosa antica. I lavori di restauro vennero seguiti dal compianto geometra Mario Azzali , guidando i generosi muratori, in primis Guido Gambarelli. Al termine della presentazione del libro di Spaggiari, è previsto un piccolo conviviale con buffet.

Gi. Fi.

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