Reggio Emilia: performances poco brillanti per bambini, giovani e anziani

Débacle per Reggio Emilia nella graduatoria nazionale stilata dal quotidiano “Il sole 24 ore” circa la qualità della vita secondo i tre indici che misurano il benessere per fasce di età, pubblicata il 6 giugno.

Gli ambiti in cui la nostra provincia sembrava eccellere: bambini, giovani, anziani, registrano infatti risultati poco invidiabili.

Sulle 107 province italiane, nella graduatoria “Bambini” Reggio Emilia si colloca nella posizione 53; nella classifica “Giovani” al 73° posto e nella classifica “Anziani” (over 65) al 58° posto; tutte e tre con l’indicazione in calo, segnata in rosso, rispetto al 2021.

In Emilia-Romagna nella graduatoria “Bambini” ci precedono: Parma (12°); Ferrara (14°); Ravenna (22°); Bologna (32°); Modena (42°).

Nella classifica “Giovani” sul podio sono Piacenza (1°); Ferrara (2°), Ravenna (3°); seguono Forlì-Cesena (8°); Modena (10°); Parma (14°); Bologna (32°).

Nella classifica “Anziani” Parma, la prima provincia emiliano-romagnola, si colloca al 10° posto; seguono Bologna (19°); Modena (25°); Ravenna (27°); Forlì-Cesena (34°); Piacenza (42°); Ferrara (51°).

Per ogni classifica sono stati utilizzati dodici indicatori. Vediamo nel dettaglio come si posiziona Reggio Emilia rispetto alle 107 province italiane.

Bambini

Tasso di fecondità, 11° posto; pediatri: 30°; spazio abitativo: 88°; studenti per classe: 94°; scuole accessibili: 40°; asili nido, posti autorizzati: 7°; giardini scolastici: 12°; verde attrezzato: 66°; edifici scolastici con la mensa in % sul totale: 93°; indice sport e bambini (Scuole dello sport e i bambini tra 6-14 che praticano sport agonistico): 38°; edifici scolastici in % con la palestra sul totale: 97°; delitti denunciati a danno di minori (ogni 10mila minori): 23°.

Giovani

Saldo migratorio totale (differenza tra il numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici per trasferimento di residenza – per mille abitanti): 89° posto; imprenditorialità giovanile (imprese con titolare under 35 – In % sul totale delle imprese registrate): 63°; aree sportive (comune capoluogo): 49°; amministratori comunali under 40 (provincia): 28°; canone di locazione (comune capoluogo): 69°; quoziente di nuzialità (rapporto tra il numero di matrimoni celebrati nell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente per 1000): 70°; gap affitti tra centro e periferia (comune capoluogo): 96°; età media al parto (in anni della madre al primo figlio): 30°; bar e discoteche (provincia): 63°; imprese che fanno e-commerce (provincia): 50°; laureati (provincia): 45°; disoccupazione giovanile (provincia): 32°.

Anziani

Speranza di vita a 65 anni (in anni): 20° posto; esposti per inquinamento acustico (comune capoluogo): 32°; biblioteche (ogni 10mila residenti con 65 anni e oltre): 67°; assistenza domiciliare (provincia): 90°; orti urbani (mq ogni 100 residenti con 65 anni e oltre nel comune capoluogo): 48°; trasporto anziani e disabili (provincia): 78°; indici di dipendenza degli anziani (provincia): 14°; infermieri (numero ogni 100mila abitanti): 95°; geriatri (ogni 10mila residenti con 65 anni e oltre): 35°; consumo di farmaci per malattie croniche (per ipertensione, diabete, asma e bpco – In unità minime farmacologiche ogni over 65): 41°; consumo di farmaci per depressione (provincia): 63°; medici specialisti (provincia): 58°.

Dati, che nella loro fredda eloquenza, devono far riflettere gli amministratori.

g.a.rossi

 

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