Hamza, il Battesimo a vent’anni

Il cuore dell’uomo è un complesso di desideri e di domande e il cammino verso il Battesimo di Hamza Marotta ne è la prova.

“Il Battesimo è stato il primo passo per trovare le risposte che ancora mi mancano”, racconta a La Libertà. “Ora sono più affamato di risposte che mai”. Hamza è diventato cristiano un mese fa, nella Veglia pasquale nella chiesa dello Spirito Santo a Reggio Emilia, la sua parrocchia di origine. “Ero emozionatissimo, mi tremavano le gambe. Tuttavia mi sentivo pronto a iniziare, una vita nuova”.

L’appuntamento con La Libertà è in oratorio a Regina Pacis e il suo sorriso riverbera ancora della gioia di Pasqua. Insieme a lui c’è Matteo Conforti, un giovane della comunità di Regina Pacis che – insieme a Grazia Reverberi e don Paolo Lusvardi – lo ha accompagnato al Battesimo.

Una parrocchia di amici
Cos’è la fede? “È stata una delle prima domande che ho fatto a don Paolo Lusvardi (vicario parrocchiale nell’unità pastorale “Santa Maria degli Angeli” in città, ndr) quando gli ho confidato i turbamenti che mi portavo dentro. A pensarci adesso, ritrovo la fede nelle persone che ho conosciuto, nei miei genitori, negli amici, in oratorio. Probabilmente sono sempre stato credente, ma non sono mai sceso fino in fondo nelle domande che mi ponevo. Ora trovo in tante persone e situazioni che incontro un piccolo tassello per la crescita della mia fede. Ora so che questi frammenti vanno ricomposti, prima non me ne rendevo conto”.

Hamza ha avuto una infanzia difficile. Ha vissuto otto anni con i genitori biologici di origine nordafricana e un anno e mezzo in una casa-famiglia. A 11 anni ha conosciuto il papà e la mamma che poi sono diventati i suoi genitori adottivi.

“I miei genitori mi hanno sempre lasciato libero nei confronti dei sacramenti e mi hanno proposto di frequentare la parrocchia come luogo di aggregazione, nel quale avrei potuto incontrare amici. E così, anche se non ero battezzato, ho partecipato alla Messa, ho frequentato l’oratorio e partecipato alle iniziative parrocchiali”.
Negli anni dell’adolescenza Hamza lascia in sospeso le domande che riguardano la fede. “A diciassette anni ho iniziato a frequentare altri amici e mi sono allontanato dalla comunità. Ma ho sempre offerto la mia disponibilità come animatore nel grest”.

16 aprile 2022, il Battesimo di Hamza Marotta nella chiesa dello Spirito Santo a Reggio Emilia. Accanto al giovane in veste bianca, i genitori, il padrino Matteo Conforti e la madrina Grazia Reverberi. Ha amministrato il Battesimo don Paolo Lusvardi.

Nel silenzio riaffiorano le domande
“Poi è arrivata la pandemia”, prosegue. Il suo racconto è interrotto solo dalle voci di bambini che giocano in oratorio. “Il silenzio, la solitudine e le chiusure, hanno fatto riaffiorare in me domande e desideri che non avevano ancora trovato una risposta. Ho ripreso a pregare alla sera e a dialogare spontaneamente con Gesù fino a considerarlo un amico a cui affidare i miei sfoghi. Con il tempo ho capito che Gesù risponde attraverso le altre persone e i fatti che accadono”.

Hamza nel 2020 aveva diciotto anni. Confida ai genitori i suoi interrogativi e si prepara per l’esame di maturità. Dopo l’estate si avvicina nuovamente alla parrocchia: torna a Messa e agli incontri settimanali per i ragazzi della sua età.

“Ho conosciuto don Paolo Lusvardi che ha accolto le mie domande e mi ha accompagnato verso il Battesimo con tanti incontri. Ora che ci conosciamo meglio lo chiamo ‘Paolone’: per me è un amico e un punto di riferimento anche perché ho trovato una assonanza tra il mio percorso di ricerca e la storia della sua vocazione”.

Il cammino verso il Battesimo
“Fin da piccolo mi sono sempre sentito in dovere di fare qualcosa per me stesso e per gli altri. Con questo atteggiamento mi sono avvicinato al Battesimo, finalmente mi sentivo pronto”.
Insieme a don Paolo, Matteo e Grazia, Hamza ha conosciuto la storia della Salvezza partendo dalla Genesi fino ai Vangeli.
“Mentre il don spiegava anche io e Grazia abbiamo imparato molte cose”, aggiunge Matteo. “Siamo intervenuti per integrare alcuni passaggi testimoniando il nostro modo di vivere la fede. Grazia ha preparato una interessantissima presentazione sull’arte e il modo di raffigurare gli apostoli”.

Se agli incontri specifici di preparazione del Battesimo hanno partecipato Matteo e Grazia, è importante aggiungere che tutto il gruppo dei coetanei ha seguìto il cammino di Hamza per diventare cristiano partecipando con lui alla Messa e agli incontri settimanali.
“Credo che una comunità debba restare aperta, gentile e attenta al prossimo, sottolinea Matteo. In particolare, per favorire la crescita nella fede. È molto importante andare oltre l’apparenza. Spesso si conosce a fondo una persona solo scavando a fondo nella sua storia”.

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