Sulla via di Damasco

È stimolante e straordinario sapere che, dopo 2.000 anni, Paolo, figura appartenente ai tre mondi diversi degli Ebrei, dei Greci e dei Romani, sollevi ancora discussioni su alcuni temi come la superiorità di Pietro o Paolo, la sua conversione o chiamata, il suo essere ebreo o cristiano, la sua continuità con il Cristianesimo o la sua discontinuità con l’Ebraismo. Nel presente testo si discute di quanto è successo a Paolo sulla via di Damasco.

Lo scopo di questo modesto studio è sondare la relazione intercorrente tra Paolo e Luca nella prospettiva di Luca. Il nocciolo della ricerca è la constatazione del fatto che Paolo sia rimasto un ebreo e abbia influenzato le comunità cristiane per mezzo della sua missione. In termini più ampi, l’obiettivo del suddetto studio è dare risalto all’universalità della missione paolina e alla testimonianza della persona di Gesù Cristo offerta dal santo. Qual è il pensiero di Paolo? Perché tace così tanto? Infine, si tratta di una conversione o di una chiamata?

Wilson Diago D’souza OFMCap, Sulla via di Damasco. Una riflessione biblica sulla conversione-chiamata di Paolo. (Ed. San Lorenzo, 2022) 200 pp, 16,50 euro.

Fr. Wilson D’souza, appartenente all’Ordine dei frati minori cappuccini, è un cittadino della Provincia di San Bonaventura del Maharashtra, India. Sin dai tempi della formazione, si è rivelato un frate molto studioso e laborioso. Dopo l’ordinazione, si è dedicato per anni alla formazione, all’insegnamento e alla predicazione. Lavora in campo accademico sin da quando è stato ordinato sacerdote, e per hobby legge libri. Oltre che un accademico, è un uomo caratterizzato da una natura amichevole e grandi capacità relazionali e di comprensione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.