Cangini presenta il suo libro “Cocaweb una generazione da salvare”

Andrea Cangini, 53 anni, sposato con due figli. Dopo una vita da giornalista culminata nella direzione del “Quotidiano nazionale” e de “il Resto del Carlino”, dalla primavera del 2018 è senatore della Repubblica.

In qualità di membro della Commissione Istruzione del Senato, ha promosso l’indagine conoscitiva intitolata “Impatto del digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento” da cui questo libro trae spunto. Nel 2010 ha pubblicato Fotti il potere, gli arcana della politica e dell’umana natura, frutto di un dialogo con il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga; nel 2014 L’onore e la sconfitta. Politica italiana e guerre perse dal Trattato di pace del ’47 al Fiscal compact del 2012; nel 2018 il volume collettaneo La camicia nera di mio padre. Riflessioni sulla morte della Patria.

Il libro
Cocawrb una generazione da salvare

Per la prima volta nella storia dell’umanità, le nuove generazioni mostrano un quoziente di intelligenza inferiore a quello delle generazioni che le hanno precedute. Calano le facoltà mentali dei più giovani, aumenta il loro disagio psicologico. Ansia, stress, depressione, disturbi alimentari, autolesionismo, aggressività… I dati fanno paura e sono in crescita costante. È l’effetto di una vita trascorsa usando social, video, chat e videogiochi. Un uso che, stimolando il cervello a rilasciare il neurotrasmettitore della sensazione del piacere, non può che degenerare in abuso.

Il Web come la cocaina, appunto.
Non lo dicono le vecchie zie, lo dicono gli esperti ascoltati dalla commissione Istruzione del Senato nell’ambito di un’indagine conoscitiva sul rapporto tra la tecnologia digitale e gli studenti. Forti dei propri studi e della propria esperienza diretta, psicologi, neurologi, psicoterapeuti, pedagogisti, sociologi, grafologi, linguisti ed esponenti delle forze dell’ordine hanno composto un puzzle allarmante: l’immagine di una generazione perduta. Sta a noi salvarla. Una relazione redatta utilizzando gli atti raccolti in questo volumetto è stata votata all’unanimità dalla VII Commissione del Senato. È un inizio, ma è anche un monito. Che nessuno possa dire, un giorno: «Io non sapevo».

Da diversi esperti viene dato l’allarme sugli effetti che l’uso, o meglio l’abuso, dei dispositivi elettronici provoca soprattutto sulle nuove generazioni. Si tratta di cambiamenti che riguardano aspetti cognitivi, dinamiche di socialità, addirittura modificazioni della postura fisica. L’indagine voluta dal senatore Cangini ha lo scopo di lanciare un grido di allarme per stimolare l’attenzione di tutti coloro ai quali compete la responsabilità per la crescita e l’educazione delle nuove generazioni.

Giuseppe Frigeri

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