Il quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci (15 aprile 1452 – 2 maggio 1519) è stata l’occasione per promuovere interessanti iniziative e approfondimenti sulla figura e l’opera del poliedrico artista e scienziato.
L’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena ha promosso tra il novembre 2018 e il novembre 2019 un ciclo di “conversazioni vinciane”, i cui atti sono confluiti in un interessante volume di oltre 260 pagine edito con la curatela di Licia Beggi Miani e Roberto Marcuccio ed articolato in due sezioni.
La prima raccoglie il ciclo di incontri sul tema “Leonardo: lo Stato dell’Arte”; la seconda contiene tre contributi concernenti la ricezione in Emilia di Leonardo fra il diciottesimo e il ventesimo secolo.
Il saggio di Roberto Marcuccio, responsabile Settore Manoscritti e Libri a stampa antichi e responsabile ad interim Settore Storia locale della Biblioteca Panizzi, si diffonde sul ruolo centrale rivestito dal finalese Edmondo Solmi (1874-1912) per la conoscenza e la divulgazione della figura di Leonardo nel momento di passaggio tra Otto e Novecento.
Attraverso il riferimento a fonti archivistiche spesso inedite e alla copiosa bibliografia del Solmi, Roberto Marcuccio inquadra lo studioso nel coevo contesto culturale e ne evidenzia i fondamentali contributi offerti nel campo degli studi vinciani.
Nella stessa sezione è pubblicato un saggio di Fabio Ori dedicato al bibbianese Giovanni Battista Venturi (1746-1822), che ha studiato a Parigi i manoscritti leonardeschi, in particolare quelli della Biblioteca Ambrosiana requisiti da Napoleone.
Scrive nell’introduzione al volume Licia Beggi Miani, segretario generale e già presidente della Sezione di Storia Lettere e Arti dell’Accademia modenese, che la stessa Sezione accogliendo prontamente la proposta del socio Roberto Marcuccio per celebrare il centenario vinciano, ne ha fatto un’iniziativa interdisciplinare di notevole spessore.
Gar