L’iconografia tradizionalmente la rappresenta con la spada in una mano e una testa recisa, sanguinante, nell’altra (la faccia è orribile nella smorfia congelata della morte). Lei è Giuditta, l’ebrea che ha decapitato Oloferne, il capo dell’esercito assiro. Si ha l’idea che Giuditta sia una donna-guerriera, un’amazzone, capace di uccidere con ferocia e freddezza; ma lei […]
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