Il difficile periodo che abbiamo attraversato ci ha fatto comprendere che il tempo ritrovato, quello che regaliamo al nostro sguardo e allo stupore, quello che dedichiamo alle cose che ci piacciono, è una conquista preziosa. Fermarsi e non farsi travolgere. Godere del tempo e delle piccole cose. Sapervi trovare la poesia. Sorridere.
La nuova produzione del Centro Teatrale MaMiMò, Racconto d’inverno di W. Shakespeare, adattamento e regia Marco Maccieri, vuole essere proprio questo: un momento di condivisione e rinascita per il teatro, un rito collettivo di passaggio dall’inverno alla primavera per ritornare ad essere parte di una comunità attraverso la fiducia nell’arte e nell’immaginazione.
Uno spettacolo, la cui produzione è stata rinviata due volte dal 2020 a causa del protarsi dell’emergenza pandemica, che segnerà l’inizio delle celebrazioni per i 10 anni di MaMiMò al Teatro Piccolo Orologio.
“Un racconto triste è meglio per l’inverno…”. Come il sole sorge a est e tramonta a ovest, la primavera nasce dalla morte dell’inverno. Un messaggio potente che emerge dal testo di Shakespeare e arriva fino a noi, in un periodo così difficile: l’inverno tornerà sempre, ma la primavera non è mai così lontana.
Una festa, un rito, una chiamata all’arte e alla magia attraverso l’intramontabile opera di Shakespeare che vedrà sul palco del Teatro Piccolo Orologio, da venerdì 11 a domenica 13 marzo,(e in replica il weekend successivo 18-20 marzo) ben 15 attori e la compagnia MaMiMò al completo: Fabio Banfo, Filippo Bedeschi, Sara Bellodi, Riccardo Bursi, Luca Cattani, Cecilia Di Donato, Alice Giroldini, Marco Maccieri, Mauro Parrinello, Emanuele Retrivi, Matteo Sintucci e gli allievi della Scuola MaMiMò Omar Borciani, Federico Di Dio, Silvia Paterlini, Lara Sassi.
Il re di Sicilia Leonte ha sposato Ermione, ma crede che il figlio nascituro sia del re di Boemia Polissene. Leonte ordina al cortigiano Camillo di avvelenarlo, ma questi non gli obbedisce e fugge con Polissene. Leonte istruisce un processo per adulterio contro Ermione e fa interpellare l’oracolo di Delfi. Leonte ordina anche che la bambina, nata nel frattempo, venga abbandonata su una spiaggia deserta. La morte di Ermione giunge prima che l’oracolo sveli la sua innocenza, mentre Perdita, la bambina, viene salvata da un pastore. Passano gli anni e Perdita, cresciuta, s’innamora di Florizel, figlio di Polissene, con cui fugge in Sicilia. Afflitto dal senso di colpa per la morte della moglie, Leonte riconosce la figlia e riceve in dono una statua che non solo somiglia ad Ermione, ma è Ermione stessa.
Date e orari:
venerdì 11 e 18, sabato 12 e 19 marzo ore 21:00
domenica 13 e 20 marzo, ore 17:00
Biglietto mecenate: €20, per contribuire con una piccola donazione alle attività del MaMiMò
Biglietto intero €15, biglietto ridotto €13, soci MaMiMò €10
Per informazioni e prenotazioni: www.mamimo.eventbrite.it, biglietteria@teatropiccolorologio.com, www.mamimo.it, 0522-383178, dal lunedì al venerdì, 9:30-13:30 e 14:30-18:30 e nei giorni di spettacolo