“Sulle frontiere migranti”: storie di vita, lotte e speranza

La Famiglia Comboniana e il Cantiere Casa Comune, in speciale collaborazione con le Case della Carità (http://www.casadellacarita.it/)e la Cooperativa di agricoltura biologica di Campegine (RE) “La Lucerna” (https://cooplalucerna.it/)
presentano:

“Respingimenti: Fratelli proprio tutti?

tappa della Val di Susa, quinto appuntamento del percorso “Sulle Frontiere Migranti”

con Luigi Ciotti (Associazione Libera), Pietro Bartolo (Europarlamentare e già medico di Lampedusa), Michele Belmondo (Croce Rossa), Luigi Chiampo (Pastorale Migranti), Arnauld Yao e Hassan Cissoko (Rifugio Massi a Oulx)

Sabato 12 marzo ore 20.30 presso il Palazzo delle Feste
di Bardonecchia.

L’evento sarà trasmesso anche in streaming sul canale You Tube di Nigrizia

L’incontro fa parte del percorso itinerante mensile “Sulle Frontiere Migranti” che approda nei luoghi simbolo delle migrazioni per ascoltare testimonianze, racconti di viaggi, vite, lotte e speranze dei protagonisti e delle tante realtà coinvolte nell’accoglienza, protezione, promozione e integrazione delle persone che hanno lasciato la loro terra. Un ascolto che vuole affrontare le cause e le sfide politiche globali del fenomeno migratorio.

Le tappe precedenti si sono svolte a Riace, Lampedusa, Bari, Castelvolturno, Roma e proseguiranno a Ventimiglia e Trieste, frontiere territoriali ma anche dello sfruttamento e dell’invisibilità.
In Val di Susa affronteremo in particolare il tema dei Respingimenti, atroce pratica discriminatoria di un Europa che esternalizza e blinda le frontiere, fa accordi con dittatori e guardie costiere per trattenere i migranti, interviene in modo violento in Polonia, Grecia e Croazia per impedire il passaggio, ha gravi responsabilità nel Sahel e in vari contesti di violazione dei diritti umani da cui scappano tante persone. Un “continente fortezza” che ha ormai perso la sua visione inclusiva ed è totalmente incapace di una politica migratoria unitaria e lungimirante.

In questi tragici giorni con la guerra in Ucraina queste contraddizioni dell’Ue, mossa da azioni senza ampio respiro, sono ancora più evidenti laddove, come scrive il professor Maurizio Ambrosini su Avvenire di domenica 6 marzo, “si rischia di disegnare una nuova linea di sperequazione, tra guerra e guerra, tra provenienza e provenienza, tra rifugiati e rifugiati. Avere la pelle bianca, venire dall’Europa, essere battezzati, fuggire da una guerra vicina, non possono diventare criteri preferenziali per l’accoglienza umanitaria”.

L’evento è promosso dal Cantiere Casa Comune (www.cantierecasacomune.it), un’iniziativa della Famiglia Comboniana che mira alla costruzione di un mondo più umano e più giusto insieme a tante organizzazioni locali e regionali, gruppi e persone che credono in questo sogno per favorirne la partecipazione, il coinvolgimento e il dibattito attraverso lo scambio di idee, pratiche, mezzi, risorse, canali di comunicazione, itinerari di formazione delle coscienze.

Per informazioni: scrivi a info@cantierecasacomune.it oppure chiama il 348 3381206

 

 

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