In Sant’Agostino la Messa per don Guido Mortari

Don Guido Mortari

Per oltre mezzo secolo don Guido Mortari e la parrocchia cittadina di Sant’Agostino hanno costituito un binomio inscindibile, stroncato il 14 marzo 2020 dal Covid.

Domenica prossima, 13 marzo, don Guido sarà ricordato nella sua chiesa di Sant’Agostino nel corso della celebrazione eucaristica delle 11.30 in occasione del secondo anniversario della sua scomparsa.

Don Mortari ha trascorso ben undici lustri nella comunità parrocchiale cittadina prima come curato, poi come parroco; anche da seminarista, inoltre, per un biennio don Guido vi aveva prestato servizio come catechista. Entrato in Seminario dopo gli studi liceali e aver intrapreso quelli universitari, don Mortari è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1965 dal vescovo Gilberto Baroni.

Don Guido ha visto crescere all’ombra del suo campanile generazioni di adolescenti e giovani.

Conosceva uno ad uno i suoi parrocchiani: A loro era sempre vicino con il consiglio, il conforto, la preghiera e, soprattutto, l’esempio e la testimonianza di un Vangelo radicalmente vissuto. L’amicizia, la paternità, la condivisione, la pazienza, la tenacia sono state le note che hanno contraddistinto i rapporti di don Guido con migliaia di parrocchiani di tutte le età. Motivava i suoi richiami con l’espressione latina: “Opportune et inopportune”.

E ancora: la benedizione delle case, la Comunione portata agli anziani e agli ammalati – salendo centinaia  e centinaia di gradini -, il catechismo, i gruppi di Vangelo, le giovani famiglie, il Consiglio pastorale parrocchiale, la recita del Santo Rosario presso edicole mariane nel territorio della parrocchia, il grest, il periodico pranzo delle famiglie, la devozione alla Madonna della Cintura, il giornalino parrocchiale; soprattutto il voler creare un clima di comunità, impresa certamente non facile soprattutto oggi in città: queste alcune delle peculiarità che hanno connotato il parroccato di don Mortari.

Non va dimenticata la sua cura costante e premurosa riservata al decoro della chiesa, al recupero e restauro dei locali del complesso parrocchiale destinati al catechismo, al doposcuola, alla Caritas e in cui hanno trovato sede anche l’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia e il Consultorio; nonché del teatro che ospita tanti incontri e  iniziative.

Certamente, il ricordo del generoso ministero sacerdotale di don Guido  – si è donato agli altri senza nulla cercare per sé – e del suo efficace magistero è ancora particolarmente vivo nella comunità sulla quale ha saputo efficacemente incidere, imprimendo una forte impronta pastorale.

G.A.Rossi

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