È rotto

Si segue per un po’ la ferrovia. A destra, una siepe, dei cassonetti e sta lì: con un giubbottino primaverile, grigio e cappello a visiera blu è immerso nel suo universo. Un cubico edificio, modesto ma costruito, progettato con meticolosità, a portata delle sue mani. Ogni oggetto, ogni arnese ha un posto preciso. Definito. Quando non lo vedono in casa – dov’è Arnaldo? – sarà nel suo covo, è la risposta. E come per ogni tana sta in un punto strategico, nascosto, fuori mano ma in grado , per il suo coinquilino, di poter scorgere chi sta arrivando, possibili visitatori o curiosi.