“Una comunità che tanto ho amato e che tanto amo”

Domenica 6 febbraio monsignor Camisasca ha iniziato il suo giro di saluti alla Diocesi dalla Concattedrale di Guastalla, nella solennità della Beata Vergine della Porta.

Dopo l’accoglienza ricevuta da don Piergiorgio Torreggiani, vicario foraneo e parroco di Luzzara, Camisasca ha preso la parola esprimendo la propria gioia per essere presente in mezzo alla comunità guastallese amata fin da subito e allo stesso tempo ha chiesto scusa e perdono a Dio per le sue mancanze in questi nove anni.

Nell’omelia a braccio ha poi fatto un breve excursus del suo episcopato dedicando a Guastalla parole di affetto e di gratitudine, soffermandosi sulla frase del Vangelo di Giovanni sul vino buono tenuto alla fine, augurando a se stesso e a tutti che la vita che ci attenda sia un crescendo continuo così come ha promesso Gesù.

Alla cittadina rivierasca il Vescovo è legato in maniera particolare: da Guastalla è passato infatti san Carlo Borromeo e il beato cardinal Ferrari cui Camisasca è legato e devoto.

Il saluto di Camisasca a Guastalla

È poi toccato al sindaco della cittadina, Camilla Verona, omaggiare il vescovo Massimo ringraziandolo per quanto fatto in questi anni.

Al vicario generale, invece, il compito di annunciare la riapertura del santuario mariano, senza tuttavia dare ancora una data precisa.

A fine celebrazione Camisasca ha regalato il suo crocefisso pettorale alla Concattedrale di Guastalla consegnandolo nelle mani del parroco don Nildo Rossi.

Un emozionato e commosso Vescovo ha poi percorso la navata centrale congedandosi dai numerosi fedeli che gremivano la chiesa per poi soffermarsi nella piazza antistante per benedire un’ambulanza e 12  defibbrillatori donati dall’Associazione Amici del Cuorei 12 parrocchie e oratori della zona.

Sotto il video integrale della Messa in collaborazione col canale Yotutube del Duomo di Guastalla.

Una risposta su ““Una comunità che tanto ho amato e che tanto amo””

Grazie della presenza del Vescovo Camisasca per il saluto a Guastalla di cui è Cittadino onorario.Una precisazione:i 12 Defibbrillatori donati non a CRI ma alle Parrocchie e Oratori

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