Si è conclusa la prima campagna nazionale per la scoperta e la valorizzazione dei luoghi civici in Italia, i CIVIC PLACES, iniziativa promossa da Fondazione Italia Sociale insieme a SEC Newgate, Touring Club Italiano e SkyTG24. Tra le oltre 200 segnalazioni raccolte, un comitato di esperti ha selezionato i luoghi più belli, attivi e inclusivi.
La Polveriera di Reggio Emilia è tra questi. La mappa dei CIVIC PLACES è stata consegnata dai vertici della Fondazione al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La Polveriera è tra i 10 luoghi selezionati nell’ambito dell’iniziativa CIVIC PLACES, la prima campagna nazionale per la scoperta e la valorizzazione dei luoghi civici in Italia promossa da Fondazione Italia Sociale insieme a SEC Newgate, Touring Club Italiano e SkyTG24.
Tra i CIVIC PLACES vi sono l’eco-Ostello di Locri e la Casa della legalità “Emanuele Riboli” a Manerba del Garda, beni confiscati alla mafia ora trasformati in luoghi simbolo della cultura della legalità. E ancora, il Piccolo museo del diario di Pieve Santo Stefano, uno scrigno che custodisce migliaia di storie di vita, nonché centri culturali come il Farm Cultural Park di Favara e La Polveriera di Reggio Emilia dove poter rigenerare, produrre, imparare.
La mappa completa dei luoghi che hanno ricevuto il marchio CIVIC PLACES è stata presentata il 16 novembre da SkyTG24 ed è disponibile sul sito www.becivic.it e su Stendhapp, l’app per il turismo e la cultura – ispirata alla sindrome di Stendhal – che aiuta a scoprire la bellezza del territorio in tutte le sue forme.
Lo scorso 26 ottobre il presidente di Fondazione Italia Sociale Vincenzo Manes, la vicepresidente Cristina De Luca e il segretario generale Gianluca Salvatori hanno consegnato la mappa dei CIVIC PLACES al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
I CIVIC PLACES sono stati selezionati da un comitato composto da membri di Fondazione Italia Sociale, Touring Club Italiano e Fondazione Adriano Olivetti secondo i seguenti criteri di valutazione obiettivi: significato civico, capacità evocativa e accessibilità. Altri indicatori hanno poi costituito un valore aggiunto: sostenibilità del modello proposto, partecipazione (ampiezza e composizione dei partenariati promotori) e capacità di essere al centro di un progetto di comunicazione.