Confocooperative a confronto con il vescovo Camisasca

Si è parlato di ambiente, lavoro e futuro nell’incontro organizzato da Confcooperative lo scorso 27 settembre con il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, mons. Massimo Camisasca nella sala convegni di Confcooperative.

Il confronto – in cui sono intervenuti il presidente di Confcooperative, Matteo Caramaschi, don Mario Diana, Delegato CEI per Confcooperative, e Sergio Gatti, direttore generale di Federcasse – è partito dalla presentazione del documento “Un patto per uno sguardo rinnovato” messo a punto da Confcooperative nazionale in vista della 49.a Settimana sociale dei cattolici italiani in programma dal 21 al 24 ottobre a Taranto.

Nel testo, tra l’altro, si parla ampiamente di lavoro e del valore del lavoro in cooperativa come “opportunità di essere cittadini al servizio del bene comune, delle fragilità e del territorio”, ma anche delle sfide poste dall’ecologia integrale, delle comunità locali come luogo di ripartenza per ogni sviluppo, di tecnologie digitali, di giovani e di welfare.

 

“Stiamo uscendo – sottolinea il presidente di Confcooperative Reggio Emilia, Matteo Caramaschi – da uno dei momenti più difficili della nostra storia, che ha fatto saltare molte delle convinzioni che si erano consolidate in campo socio-economico e ha generato nuove insicurezze e lacerazioni nel tessuto sociale”.

“Ora – osserva Caramaschi – dobbiamo concorrere a far sì che questo sia un tempo favorevole per dare vita ad un nuovo patto di corresponsabilità tra diverse generazioni, diverse categorie lavorative, diversi ceti sociali, tra chi ha responsabilità politiche, educative e formative. Proprio per questo crediamo che le parole lavoro, giovani, ambiente, territorio e welfare siano fondative in questo percorso di rigenerazione comune”.

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