A causa della pandemia le richieste di cibo in Italia sono aumentate mediamente di circa il 40% e le persone che si sono rivolte agli enti caritativi sono aumentate di circa un milione (secondo le stime ISTAT, dati 2020)
Nel nostro Paese Banco Alimentare è una delle realtà più importanti che si occupa di dare un sostegno alle organizzazioni che sul territorio offrono auto ai più bisognosi. Banco Alimentare è, infatti, in prima linea nel combattere lo spreco alimentare – recuperando il cibo non servito dalle mense collettive e invenduto nei supermercati della distribuzione organizzata – per donarlo a chi si trova in difficoltà economica. In collaborazione con la Onlus, nel 2011, nasce Cuki Save The Food, il progetto che sostiene Banco Alimentare nel recupero delle eccedenze alimentari a scopo sociale, ridando al cibo una seconda vita.
In Emilia Romagna nel 2020, nonostante la chiusura di molte mense collettive dovute a Didattica a Distanza e Smart Working, Cuki Save the Food ha recuperato, redistribuendolo ai bisognosi della Regione, 142700 porzioni di cibo, raccolte dal Banco Alimentare che ha potuto contare sulle mense collettive aderenti al progetto e rimaste aperte nei mesi di lockdown in Emilia Romagna. Questo risultato è stato reso possibile grazie anche all’impegno dei volontari della Onlus e delle Strutture Caritative convenzionate.
In Italia Cuki Save the Food nel 2020 ha contribuito a “salvare” dallo spreco 1.296.600 porzioni di cibo. A giugno di quest’anno sono circa 18 milioni le porzioni redistribuite dal 2011, anno dell’inizio del progetto Cuki Save the Food, grazie alla donazione a Banco Alimentare di circa 2 milioni di vaschette in alluminio e migliaia di Thermobox per conservare, trasportare e ridistribuire gli alimenti in totale sicurezza.
I numeri che riguardano lo spreco alimentare sono purtroppo un paradosso se si pensa che ogni anno nel mondo vengono prodotte 5.6 miliardi di tonnellate di cibo in eccedenza e che sono 1.3 miliardi le tonnellate di cibo buttate. Se sprecassimo meno, 44 milioni in più potrebbero essere le persone sfamate.
“Il progetto Cuki Save the Food nasce proprio con questa intenzione, quella di contribuire a contrastare lo spreco alimentare, spiega Carlo Bertolino Direttore Marketing e Comunicazione Cuki. Ecco perché aiutiamo Banco Alimentare nella sua azione di recupero del cibo per donarlo a chi – mai come oggi a causa della pandemia che ha creato nuovi poveri e aumentato le richieste di aiuto – ne ha più bisogno”.
L’iniziativa, nel 2016, si completa con la nascita di Cuki Save Bag progetto ideato sempre in collaborazione con Banco Alimentare. Save Bag è la doggy Bag di Cuki sviluppata in sinergia con 200 studenti del Politecnico di Torino che consente, a chi la richiede, di portare a casa il cibo non consumato nel piatto al ristorante, contribuendo in questo modo a combattere lo spreco del cibo fuori casa. Hanno aderito al progetto Save Bag i ristoranti Eataly, le osterie Slow Food, il Gruppo CIGIERRE e Just Eat.