Un “summit” di due giorni organizzato dalla coop sociale Don Gianfranco Magnani (struttura di punta di Confcooperative in campo scolastico, 45 anni di attività, 220 alunni). Quasi 100 docenti e ricercatori a confronto.
E’ un confronto a tutto campo sul valore, sui metodi e sui risultati della personalizzazione dei percorsi scolastici quello promosso dalla cooperativa sociale Don Gianfranco Magnani (che gestisce la scuola primaria e secondaria di primo grado “Vladimiro Spallanzani” a S. Antonino di Casalgrande e l’omonima secondaria di primo grado a Sassuolo, frequentate da oltre 220 ragazzi) per giovedì 9 e venerdì 10 settembre in partnership con il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.
“Scuole che educano, insegnanti creativi in Emilia-Romagna”, come recita il titolo dell’iniziativa, metterà a confronto docenti universitari, ricercatori, amministratori pubblici, docenti di scuole paritarie e pubbliche su un metodo che è oggi al centro dei dibattiti pedagogici della comunità scientifica, ovvero un’autentica personalizzazione dei percorsi di apprendimento che porta al conseguimento di ottimali livelli formativi dei ragazzi.
“Il presupposto – sottolinea il presidente della cooperativa sociale, struttura di punta di Confcooperative in campo scolastico, Andrea Talami – è la creazione di un contesto comunitario di lavoro che è alimentato da una tenace preoccupazione educativa nei confronti degli alunni, e che proprio per questo favorisce creatività ed innovazione didattica, divenendo anche un potente mezzo di formazione per i giovani insegnanti”.
“La strada della didattica personalizzata, così come quelle laboratoriali ed interdisciplinari che sostengono la nostra proposta educativa – prosegue Talami – si discostano dalla canonica lezione ex cathedra, assicurando risultati molto importanti anche in termini di coinvolgimento e di motivazioni degli alunni, tanto più importanti per i ragazzi che scontano fragilità nel percorso educativo e per i quali sono a maggior ragione necessarie forti azioni inclusive e di acquisizione di autonomia”.
I risultati di questo approccio faranno da sfondo al confronto del 9-10 settembre, quando sarà presentato l’esito della ricerca curata dal Dipartimento della Arti dell’Università di Bologna in tre successivi anni scolastici (2018-19, 2019-20, 2020-21) sulle metodologie didattiche della scuola “Vladimiro Spallanzani”.
Nell’intensa due-giorni (dalle 9,00 alle 18,00 il 9 settembre e dalle 9,00 alle 17,00 il 10 settembre), a parlare di “Scuole che educano, insegnanti creativi in Emilia-Romagna”, come si è detto, saranno poco meno di 100 iscritti (docenti universitari, ricercatori, insegnanti di scuole paritarie e pubbliche), con un dibattito che si svilupperà partendo dagli stimoli offerti da una ventina di relatori.
All’apertura dei lavori, insieme al presidente della “Don Magnani” (nata 45 anni fa e oggi punto di riferimento per quasi 200 famiglie) interverranno il direttore del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, Giacomo Manzoli, e l’assessore all’Istruzione del Comune di Sassuolo, Corrado Ruini.