Continua a crescere, nel reggiano, il numero delle imprese guidate da stranieri.
Alla fine del giugno scorso, infatti, si registravano 8.765 unità rispetto alle 6.483 del giugno 2011. Un incremento del 3,8% anche dal giugno 2020, che in sostanza conferma pienamente il trend dell’ultimo decennio, che ha visto crescere del 35% le unità produttive e di servizio condotte da esponenti di una popolazione straniera che, al contrario, in un anno è scesa del 3,5%.
In controtendenza rispetto all’imprenditoria non straniera – in flessione del 12%, considerando anche in questo caso il trend del periodo 2011/2021 – la componente estera nell’ambito delle imprese reggiane ha raggiunto un’incidenza percentuale del 16,2% nell’anno in corso.
Con il dato di giugno 2021 il nostro territorio, secondo l’analisi dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio su dati Infocamere, conferma il suo primato regionale (la seconda provincia dell’Emilia-Romagna è Bologna con una quota pari al 13,2%) e la quinta posizione a livello nazionale nella graduatoria delle province con la più alta concentrazione di imprese guidate da stranieri dopo Prato (30,6%), Trieste (17,9%), Imperia (17,3%) e Firenze (16,7%). La media italiana si ferma al 10,5%.
L’edilizia, con un incremento nel 2021 del 4% e con un numero di imprese pari a 4.074 unità, si conferma il settore in cui le imprese gestite da stranieri sono maggiormente presenti in valore assoluto; infatti, alla fine di giugno 2021, nel settore si concentra il 46,5% delle attività complessive condotte da stranieri.
Non dissimile a quello del comparto delle costruzioni è il trend di crescita delle attività afferenti al terziario, nelle quali operavano, a fine giugno 2021, 3.124 aziende straniere (il 35,6% del totale); con 131 imprese in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il settore registra un aumento del 4,4%. Se consideriamo i dati relativi al commercio all’ingrosso, le imprese sono passate da 1.311 a 1.371 (+ 4,6%), e quelle delle attività di alloggio e ristorazione da 574 a 584 (+ 1,7%).
In aumento la presenza di imprese guidate da stranieri anche nelle attività dei servizi rivolti alle imprese, che da 681 sono passate a 712 unità, e nei servizi alle persone, con il numero di imprese passate da 427 del giugno 2020 alle attuali 457.
Buona la performance, su quantità contenute ma con percentuali interessanti, nel settore primario, dove passano da 77 a 88 (+14,3%) le imprese dell’agricoltura a conduzione straniera, a fronte di un andamento stabile di quelle gestite da italiani.
Infine, mentre nel 2020 le imprese manifatturiere straniere erano calate dello 0,8% rispetto al 2019, nel giugno 2021 mostrano un incremento annuo pari all’1 %, passando da 1.191 a 1.205 unità.
Tra i paesi di provenienza degli imprenditori stranieri (con riferimento alle sole 6.852 imprese individuali, le uniche per cui è possibile associare la nazionalità al titolare), quello più rappresentato è la Cina, con 1.007 imprese individuali esistenti in provincia di Reggio Emilia a fine giugno 2021. Seguono poi diversi Paesi Extra-UE che contano un numero rilevante di imprese individuali: Tunisia (880; +1%), Albania (790; +4,8%), Marocco (726), Egitto (721; -3%), Nigeria (471; +8%) e Pakistan (395; +7%). Il primo Paese comunitario è la Romania che, con 292 imprese individuali, si colloca sull’ottavo gradino della graduatoria dei Paesi maggiormente rappresentati tra le imprese straniere reggiane.