CSI e Re.in.venta: l’attività ludico-motoria come condivisione

Non solo sport e gare, ma anche attività indirizzate al valore sociale della condivisione. In questa estate che per fortuna si dimostra piena di appuntamenti, dopo un anno decisamente difficile, il CSI di Reggio prende parte anche al progetto Re.in.venta.

Finanziato tramite un bando proposto dalla Fondazione Manodori, questo progetto ha visto nascere una co-progettazione tra enti diversi, in cui rientra anche il comitato reggiano del Centro Sportivo, insieme alla cooperativa l’Ovile e la fondazione Durante e Dopo di Noi, le associazioni Altri Passi, Cecciola Insieme, Amici dell’Atelier, Legambiente Ligonchio e il Parco Nazionale dell’Appennino.

Proprio sulle nostre montagne infatti, in particolare a tra Cecciola e Ligonchio, si svolgono le attività di inclusione proposte da Re.in.venta. In questa sinergia e collaborazione tra le parti, il CSI ha il ruolo di proporre e organizzare attività ludico-motorie, votate all’inclusione delle persone con disabilità. Per arrivare a colmare quella distanza in senso letterale, il limite fisico che da ormai un anno e mezzo condiziona le nostre vite, ma anche la distanza emotiva, umana, che separa le persone con disabilità da quelle normodotate.

Re.in.venta vuole però anche essere un progetto di rivalorizzazione del territorio, con il coinvolgimento diretto della comunità locale. Senza, insomma, che le idee e la loro attuazione ‘piovano dal cielo’. Proprio in questi giorni la fondazione Durante e Dopo di Noi ha effettuato i sopralluoghi per iniziare, a luglio, i percorsi di foresta-terapia. Un’attività proposta allo scopo di scoprire i benefici, fisici ma anche psicologici, di immergersi completamente nella natura. Sarà il Centro Sportivo a organizzare, contestualmente, un corso di formazione per operatori di foresta-terapia.



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