Lo spettacolo “Alfredino. L’Italia in fondo a un pozzo“, dopo la replica di Reggio Emilia, partirà per la tournée che lo porterà in giugno alle celebrazioni del 40° anniversario del Centro Alfredo Rampi a Roma, al Teatro di Lido di Ostia, allo Spazio Faber di Frascati, al Teatro Elfo Puccini di Milano (21-25 giugno), a Parma e a settembre al Festival Teatrale Rivoluzioni di Torino
Era l’Italia del 1981, anno dello scandalo della loggia massonica P2, dell’attentato a Papa Wojtyla, Pertini era Presidente, nell’aria della tarda primavera si sentiva già il profumo di vacanza e l’incidente di Vermicino divenne suo malgrado un punto di non ritorno della storia italiana.
La prima, casuale, diretta televisiva di un fatto di cronaca da parte dei Tg della Rai, un evento mediatico che doveva documentare una storia a lieto fine e che alla fine si è trasformato in uno shock collettivo nazionale, la nascita della cosiddetta “tv del dolore”.
Giovedì 10 giugno alle ore 20.30 con Alfredino. L’Italia in fondo a un pozzo, Fabio Banfo, guidato dalla regia di Serena Piazza, spettacolo di Effetto Morgana, produzione Centro Teatrale MaMiMò, farà rivivere, sul palcoscenico del Teatro Piccolo Orologio, i personaggi coinvolti, loro malgrado, nella vicenda e racconterà l’anima di quell’Italia, con i suoi misteri, la sua ingenuità e innocenza.
I posti per assistere live allo spettacolo sono già esauriti, è ancora possibile prenotarsi per vedere e ascoltare il racconto della storia di Alfredino nella modalità in streaming on demand già sperimentata con successo dal Centro Teatrale MaMiMò nei mesi scorsi.
Lo spettacolo è al contempo narrazione e rappresentazione, cronaca giornalistica e poesia. A quarant’anni esatti dalla tragedia, la vicenda ci appare come lo specchio dell’Italia degli anni ’80 e al contempo il ricordo commosso di un bambino che tutti credevano che si sarebbe salvato.
Alfredino racconta la tragica vicenda del piccolo Alfredo Rampi, precipitato il 10 giugno 1981 in un pozzo artesiano di 80 metri nelle campagne di Vermicino, e dei disperati tentativi di salvarlo nei tre giorni successivi. Una storia che ha sconvolto l’intero Paese con la prima diretta televisiva non stop a reti unificate a coprire un caso di cronaca, un evento mediatico che avrebbe dovuto documentare una storia a lieto fine e che alla fine si è trasformato in uno shock collettivo nazionale.
Il primo giornalista accorso sul posto, il venditore di panini che ha lucrato sulla folla accorsa a Vermicino, il presidente Pertini, i robot Mazinga e Goldrake, di cui Alfredino era appassionato, il vigile che per ore ha parlato con lui per cercare di rassicurarlo e infondergli speranza, descrivendogli le trivelle che scavavano un pozzo parallelo a quello in cui era caduto, e che lo terrorizzavano con le loro vibrazioni ed il loro rumore, come se fossero i suoi robot preferiti. E poi Angelo Licheri, scelto per il suo corpo minuto per calarsi in quel pozzo infernale, e che rimase quaranta minuti appeso a testa in giù, a tentare inutilmente di imbracare il bambino e salvarlo. Ma il personaggio centrale è Alfredino, quel bambino perduto, come fosse l’anima dell’Italia, inghiottita dal buio, perduta per sempre, per sempre incastonata in un diamante, come il blocco di ghiaccio azotato in cui fu conservato il suo corpo, prima di recuperarlo dalla tenebra in cui è venuto a mancare a noi tutti.
Biglietti live Teatro Piccolo Orologio (sold out): €10 prezzo unico. Per informazioni e prenotazioni: www.mamimo.eventbrite.it, biglietteria@teatropiccolorologio.com, www.mamimo.it, 0522-383178, dal lunedì al venerdì, 9:30-13:30 e 14:30-18:30 e nei giorni di spettacolo.
Biglietti Streaming on demand: offerta libera con prenotazione su www.mamimo.eventbrite.it