“Durante questo stop imposto dalla pandemia, l’ambito formativo ha ritrovato un ruolo primario, sia nelle attività del CSI Reggio che nelle esigenze dei nostri iscritti”. Alessandro Matarrese, responsabile dell’area formazione del Centro Sportivo reggiano, ricorda l’inizio di questa stagione sportiva – che sotto l’aspetto formativo sta giungendo al termine (la foto è di repertorio, ndr).
“Sapevamo tutti, in fondo, che la stagione sul piano pratico sarebbe andata a rilento – racconta –. Per questo ci eravamo già preparati a puntare sulla formazione, anzitutto per rimanere vicino ai nostri associati. è inevitabile poi che le società escano cambiate da questa pandemia, il nostro scopo era quello quindi di fornire loro gli strumenti per sfruttare questo cambiamento, senza accusarlo passivamente”.
Oltre duecento persone hanno partecipato, nell’arco di quest’ultimo anno sportivo, ai corsi organizzati dal CSI reggiano. Quelli tecnici (calcio a 11, 51 partecipanti – pallavolo, 32 – pallacanestro, 17 – ginnastica artistica e ritmica, 20) ma non solo. Più di 50 persone infatti hanno preso parte al corso ‘Al timone nella tempesta’, riservato ai dirigenti delle società sportive. Altre 23 hanno seguito il corso per educatori sportivi, 15 invece si sono lanciate nel corso di didattica ludica. Tutti, ovviamente, da remoto.
“Dal punto di vista della comunicazione digitale, su certe cose non penso che si tornerà indietro – spiega Matarrese – . In futuro ci impegneremo a creare il giusto mix tra corsi in presenza e a distanza, perché comunque anche questi ultimi hanno dei vantaggi, come quello di poter invitare personalità di spicco non locali molto più facilmente. Altrimenti sarebbe stato difficile, se non impossibile, ospitare Mauro Berruto, o anche Raffaele Ferraro de La Giornata Tipo”.
“Come area formazione possiamo dirci molto soddisfatti, non ci saremmo aspettati una risposta così alta – chiude Matarrese –. Ora, per il rilancio in autunno, abbiamo già in mente un corso per allenatori di minibasket, oltre al rinnovo di tutti quelli di primo livello. Di nuovo però, non ci limiteremo all’area tecnica: abbiamo in mente percorsi dedicati per le società, su aspetti anche non prettamente tecnici. Come amministrazione, burocrazia e gestione dello staff, per citarne alcuni”.
Giulia Beneventi