Il significato dell’intitolazione di uno spazio pubblico ci dà la responsabilità di cogliere un impegno personale rivolto alla collettività e ci permette di elevare il nostro livello di consapevolezza dei problemi ,facendoci fare un ulteriore passo in avanti, in questo caso in montagna.
Così è per l’intitolazione che l’Amministrazione comunale di Casina ha voluto, sabato 22 maggio, di una strada al professor Giorgio Bertolini (foto), docente di matematica ma anche impegnato amministratore locale sul territorio montano tra gli anni 70 e 90.
Erano presenti il sindaco Stefano Costi e la sua giunta, ex amministratori, amici e conoscenti del professor Bertolini, che fu anche presidente della Comunità Montana e volle fortemente la realizzazione di quella strada che ora collega l’area della Valle del Tassobbio, permettendo da Leguigno lo sbocco nella provinciale per Ciano, nonché un facile collegamento con il territorio parmense e di alcune frazioni, prima isolate, tra di loro (Ariolo, Pianzo, Montale, Trinità).
La politica non è vera politica se non sa guardare al futuro ed il professor Bertolini era persona arguta, lungimirante, con un’intelligenza vivace che ha saputo guardare lontano. Osservatore critico e anche profondo conoscitore dell’animo umano, durante il servizio scolastico, era persona originale che tutti abbiamo amato per la simpatia che generava intorno a sé.
Buono e riflessivo, capace di proposte valide, qualcuno, quel giorno, lo ha definito un fuoriclasse, “il Battiato della politica”, un precursore. La Valle del Tassobbio, i cui elementi di rilievo sono descritti in un pannello posizionato su via Giorgio Bertolini, fa parte della riserva della Biosfera MaB Unesco Appennino Tosco Emiliano, importante riconoscimento al nostro territorio ricco di bio e geodiversità.
Altri pannelli sono sparsi sul territorio di Casina, come un invito che parte da lontano ma rivolto a tutti ad approfondire e a riscoprire le nostre bellezze montane.
Maria Alberta Ferrari