Sconvolta e profondamente addolorata la parrocchia di La Vecchia per la morte di Brenno Lolli e del nipote Andrea Tonelli, studente di soli 15 anni deceduto a causa di un malore nel sonno.
Nella mattinata di mercoledì 12 maggio è mancato all’affetto dei suoi cari, all’età di 82 anni, l’ex contadino Brenno Lolli. Brenno, da tempo ammalato, si è spento nella sua abitazione di La Brugna (Casina) dove nel passato, assieme alla moglie Maura Vezzosi, aveva gestito per tanti anni un’azienda agricola a conduzione familiare. Brenno era un appassionato di canto. Ha sempre frequentato la parrocchia di La Vecchia ed è stato un componente del coro che animava le funzioni religiose.
È stato pure membro del coro popolare Mundura di Montalto e del coro del santuario del Carrobbio di Casina. La sua famiglia è stata poi purtroppo colpita da un altro tragico lutto dopo 24 ore di distanza dalla scomparsa di Brenno.
Nella mattinata di giovedì 13 maggio è stato trovato privo di vita nella sua camera il nipote quindicenne Andrea Tonelli, morto improvvisamente proprio nel giorno in cui si sono anche svolte le esequie del nonno materno.
Lo studente viveva, assieme alla madre Silvia e alla sorella Giorgia, nell’abitazione situata sopra alla casa dei nonni Brenno e Maura. Sconcerto, incredulità e profondo dolore a La Brugna e nella vicina frazione di La Vecchia di Vezzano per la sua morte.
Andrea aveva ricevuto il sacramento della cresima lo scorso novembre a Montalto. “Andrea – ricorda la catechista Lucia Giaroli – era attivo, sportivo e arrivava agli incontri di catechismo in sella alla sua bici e tante volte non aspettava che terminassimo per scambiare due chiacchiere con gli amici. Siamo rimasti tutti pietrificati nell’apprendere che è stato colpito da un malore fatale: è un lutto molto grave per tutta la nostra comunità, ma i ragazzi, che sono cresciuti con lui, soffrono in modo particolare per non essere riusciti a stare in compagnia durante questi anni terribili.
Ora non riescono nemmeno a condividere il dolore a causa delle misure di distanziamento: è devastante”.
Il giovane frequentava la prima classe dell’istituto d’istruzione superiore “Nobili” di Reggio. Era nato il 12 febbraio del 2006. Non aveva dei problemi di salute: aveva giocato a calcio nelle Terre Matildiche e ora praticava ciclismo come appassionato di mountain bike.
Era molto legato al nonno Brenno e si è sempre prestato con lui per l’assistenza durante il difficile periodo della malattia. Il funerale, alla presenza di moltissime persone e tanti giovani, di Andrea è stato sempre celebrato nella chiesa di La Vecchia, parrocchia a cui appartiene la frazione di La Brugna dove abitava lo studente. Andrea nella stessa chiesa, la sera precedente al decesso, si era recato per la recita del rosario in suffragio del nonno.
Tante le attestazioni di cordoglio e vicinanza sono arrivate alla mamma Silvia Lolli, al papà Paolo, alla sorella Giorgia, ai nonni Maura, Alessandra e Vladimiro, agli zii Roberta, Stefano e Daniela, ai cugini Vittorio, Evely, Gianni, sconvolti per la tragica e improvvisa morte di Andrea. La Messa funebre, animata dal coro di La Vecchia-Montalto, è stata presieduta dal parroco don Massimiliano Giovannini assieme a don Carlo Castellini (parroco di Casina) e don Pier Luigi Ghirelli.
“Non sono abituato – ha detto don Massimiliano durante l’omelia – a celebrare dei funerali di ragazzi e trovarmi a celebrare quello di Andrea è un’esperienza di grande dolore. Un dolore che oggi è condiviso dai nostri paesi e dalle nostre comunità cristiane.
Siamo qui per stringerci attorno a questa famiglia. Eravamo in questa chiesa anche per dare il nostro saluto a Brenno, il nonno di Andrea. Siamo qui davanti al Signore: questo momento, anche se è difficile, cerchiamo di viverlo nella fede perché è possibile trovare una luce e una speranza”.
Il sacerdote ha inoltre sottolineato che ora Andrea “è in Cristo risorto ed è rinato alla vita nuova ed eterna”. Don Massimiliano, appresa la notizia del decesso del giovane, aveva già ribadito che la “nostra comunità parrocchiale di La Vecchia e l’intera unità pastorale si stringe attorno alla famiglia di Andrea per esprimere affetto, vicinanza e ogni forma di sostegno che possiamo dare.
In questi momenti le parole umane sono importanti, ma non sufficienti a dare forza e speranza: pertanto questo momento sia colmo della parola di vita che ci fa vedere nel Cristo Risorto la nuova vita di Andrea”.
Brenno e il nipote Andrea hanno dunque raggiunto assieme la Casa del Padre dove ora vegliano i propri famigliari e i tanti amici, attoniti per questa disgrazia.
Matteo Barca