Dopo il successo del primo appuntamento e il ritorno della musica dal vivo nei Chiostri di San Domenico, continuano gli appuntamenti con la rassegna L’Orecchio del Sabato – Assembramenti di note, il ciclo annuale di appuntamenti organizzati dalla Biblioteca “Armando Gentilucci” dell’Istituto “Peri-Merulo”.
Anche quest’anno, dopo un lungo stop imposto dalla pandemia, le proposte tematiche sono sempre nuove e originali e la piacevolezza degli argomenti spiegati da relatori e concertisti di vaglia si completa nell’esecuzione dal vivo di musica con il coinvolgimento di docenti e allievi della Scuola.
Sabato 29 maggio alle ore 19 nel Chiostro di Morris, all’interno del complesso dei Chiostri di San Domenico, andrà in scena “La Supremazia dell’arte”, con il Duo Luoghi Immaginari composto da Elena Bakanova, soprano, e Raffale Mascolo, pianoforte, due interpreti con alle spalle.
Ne “La Supremazia dell’arte” la potenza espressiva della musica astrae dalle circostanze che l’hanno generata. La memoria di alcune esperienze di vita, tuttavia, porta in superficie l’intreccio di valori umani e intellettuali, le difficoltà e il peso delle scelte che soggiacciono all’avventura creativa e che solo una consacrazione di sé all’arte può giustificare, compresa la rinuncia alle seduzioni delle mode e del successo a prezzo dell’oscurità e dell’anonimato.
Da oltre quindi anni il Duo Luoghi Immaginari tiene concerti in Italia, Spagna, Russia e Germania, con un’intensa attività nel repertorio liederistico, anche meno noto, tesa a valorizzare compositori meno celebrati ma di alto valore artistico.
Accanto a questa vi è la riscoperta di brani di grandi compositori non inseriti nel grande repertorio e la loro pubblicazione in numerosi cd. Attivo anche nel repertorio contemporaneo con numerose prime esecuzioni di compositori che hanno anche espressamente dedicato al duo le loro composizioni.
Quest’anno le norme anti pandemia impongono che gli eventi si svolgano all’aperto e quindi l’appuntamento è nel Chiostro Morris interno alla sede reggiana dell’Istituto, nel complesso dei Chiostri di San Domenico – ex Stalloni, al n. 11 di via Dante Alighieri.
Tutti gli appuntamenti hanno inizio alle ore 19.
L’ingresso è libero su prenotazione comunicando tutti i nominativi all’indirizzo e-mail: portineriaperi@comune.re.it – tel. 0522-456771
La prenotazione è subordinata ai posti disponibili in ottemperanza alle norme anti-pandemia.
Per aggiornamenti consultare il sito www.bibliotecagentilucci.it e www.peri-merulo.it
Per informazioni: tel. 0522-456772 biblioperi@comune.re.it e www.bibliotecagentilucci.it
Ecco nel dettaglio il calendario dei prossimi incontri-concerto previsti, con tutti i protagonisti.
29 maggio
Elena Bakanova e Raffaele Mascolo
Supremazia dell’arte
La potenza espressiva della musica astrae dalle circostanze che l’hanno generata. La memoria di alcune esperienze di vita, tuttavia, porta in superficie l’intreccio di valori umani e intellettuali, le difficoltà e il peso delle scelte che soggiacciono all’avventura creativa e che solo una consacrazione di sé all’arte può giustificare, compresa la rinuncia alle seduzioni delle mode e del successo a prezzo dell’oscurità e dell’anonimato.
Nikolai Medtner, Se la vita t’inganna, op. 61 n. 4 (testo di A. Puškin)
Nikolai Medtner, Goethe Songs: La canzone del viandante, op. 6 n. 1
Nikolai Medtner, Goethe Songs: Canzone di Claudina, op. 6 n. 5
Aleksandr Skrjabin, Vorrei diventare il tuo desiderio (romanza)
Aleksandr Skrjabin, Preludio per pianoforte, n. 5 op. 11
Sergej Rachmaninov, Preghiera, op. 8 n. 6
Sergej Rachmaninov, Lilla, op. 21 n. 5
Sergej Rachmaninov, Ti ho amato per il mio triste destino, op. 8 n. 4
Sergej Rachmaninov, Sogno, op. 8 n. 5
Duo luoghi immaginari
Elena Bakanova, soprano
Raffaele Mascolo, pianoforte
5 giugno
Pietro Scalvini
Le corde più profonde
Il risveglio dell’ispirazione in una vena creativa ormai prossima all’esaurimento può sollecitare una nuova economia di pensiero, spinta a indagare le potenzialità di un assunto minimo e a concentrare le energie nell’esplorazione delle qualità espressive di uno strumento. Il timbro del rimpianto, l’eco accesa e a un tempo amara delle cose perdute approfondiscono malinconia struggente e intima delicatezza spirituale, attributi della musica di Brahms.
Johannes Brahms, Quintetto per clarinetto e archi in si minore, op. 115 (1891)
Nevio Ciancaglini, clarinetto
Francesco Gaspari, violino I
Maria Vittoria del Sante, violino II
Angelica Cristofari, viola
Marta Premoli, violoncello
12 giugno
Francesca Magnani
Dialoghi a distanza
Un’atmosfera sospesa circonda il repertorio della musica per flauto, strumento dalla lunga storia e di grande versatilità, indagato per questo con pervicacia dai compositori del secondo Novecento. L’unione di due flauti, ’in particolare, ha stimolato la ricerca per l’interesse timbrico dell’unità nella distinzione, dato dallo sdoppiarsi delle linee e dei percorsi sullo sfondo di un colore omogeneo e di una possibilità infinita di sfumature.
John Cage, Three pieces fo flute duet (1935)
Goffredo Petrassi, Dialogo angelico per due flauti (1948)
Philipp Glass, Piece in the shape of a Square, per due flauti (1967)
Bruno Maderna, Dialodia per due flauti, oboi o altri strumenti (1972)
Armando Gentilucci, In acque solitarie, per flauto solo (1986)
Jazmin Bristyan e Claudia Piga, flauti
19 giugno
Franca Bacchelli
Gioco del doppio
Giocando sulla corrispondenza tra le lettere del nome di una graziosa pianista (Abegg) e le note La-Si bemolle-Mi-Sol-Sol, Schumann tesse la trama della sua prima opera. Il passo successivo svela la profondità del rebus e l’assimilazione della vita a un perpetuo ballo mascherato in cui l’uomo cerca di comprendere se stesso nell’alterità. Un modo di essere fatto di slanci e ripiegamenti, impeti e tenerezze, introspezioni e sogni fantastici.
Robert Schumann, Tema con variazioni sul nome “Abegg”, op. 1 (1830)
Robert Schumann, Papillons, op. 2 (1831)
Eleonora Fornetti e Sofia Caterina Parrinelli, pianoforte