Ho sperimentato la carità di don Gigi

Quanti ricordi colmi di gratitudine ho nel cuore pensando a don Gigi.
Alcuni mi sono particolarmente cari perché mi risuonano forti come centrali nel suo desiderio di trasmettere e vivere pienamente la fede, il servizio agli ultimi, l’amore per la Chiesa con al centro l’Eucaristia.

Il suo rientro dall’Albania ferito, ma con una fede, una serenità, una pace che solo chi si sente pienamente nelle mani di Gesù può avere.

Un incontro insieme a mio marito Luciano Forte a pochissimi giorni dalla sua dipartita per raccogliere pensieri e proposte sulla mensa Caritas: che belle ore insieme per progettare e parlare di poveri nella condivisione, di servizio nella Chiesa come preghiera e ringraziamento.

Non posso dimenticare il suo personale servizio discreto, sempre presente, costante, silenzioso durante tutta la malattia di mio marito ricoverato a Parma.

Per tutta la mia famiglia è stato indispensabile.
Quando poi Luciano si è ripreso non posso dimenticare la celebrazione che ha presieduto con tutti gli amici.
Un’Eucarestia di vera gioia, speranza, resurrezione.
Don Gigi… che don! Grazie.

Graziella Primoli Forte

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