Il sale della terra

E poi arrivano loro, le Beatitudini. Può essere successa qualsiasi cosa, ma arrivano loro e spazzano via tutto. Altro che Campanella.
Si scrive Matteo 5 e si legge “Puoi fare ancora di più che dalla perfetta beatitudine ci sei ben lontano”.
Insomma, Dio c’è ma non sei tu, rilassati.
La battuta è ormai consumata, ma mai va bene come in maggio.
Certo applicare verso per verso, perché di melodiosa poesia si tratta, alle ultime settimane di scuola non è semplice. Come conciliare la fame e la sete di giustizia da un lato e la misericordia dall’altro?

Il tema della giustizia ricorre in questo passo del Vangelo come nelle nostre aule. È giusto dare infinite occasioni di recupero?
E poi, eventualmente, è giusto promuovere chi si è impegnato solo alla fine o poco più?
Ogni anno ritorna l’annosa questione e ogni anno, però, c’è una sorpresa: i ragazzi spesso – non sempre eh? – sono più oggettivi di noi.
Quante volte ci capita di sentirci dire “la promozione non me la merito, prof”.
Quale carta ci si gioca a questo punto?
Consolazione degli afflitti?
Beatificazione dei puri di cuore?
Mentre si scorrono e si riscorrono le beatitudini, l’occhio cade sempre lì, su quel sale della terra.

“Voi siete il sale della terra – si legge – ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?”.
Il punto è proprio quello: trovare qualcosa che dia sapore alla vita, che non per tutti è un calcio nel di dietro verso la classe successiva, anzi, se dev’essere a mo’ di calcio non lo è per nessuno.

Lampade sotto il moggio purtroppo ne abbiamo diverse in aula.
A ogni Consiglio starà capire come tirarle fuori, se con un’altra occasione o con un punto fermo.
Intanto, a prescindere, perché non approfittare di queste settimane per confrontarsi su quel sale, di quella pienezza di vita che non si esaurisce con la scuola ma che rientra in un ben più ampio progetto di vita?
In fondo Lui non è venuto che a dare pieno compimento: cosa “compie” un anno di impegno mancato?
Ragioniamone con i ragazzi, che la loro vita stia loro a cuore è il nostro primo obiettivo.

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