Nuova sede per «Il Girasole»

Mentre sia avvicina la celebrazione del 45° di fondazione, che avverrà l’anno prossimo, la cooperativa sociale Il Girasole mette in atto uno dei suoi più rilevanti investimenti.

Caratterizzata dall’impegno rivolto all’inserimento lavorativo di persone diversamente abili, quella che rappresenta una delle storiche realtà della cooperazione sociale reggiana che fa capo a Confcooperative sta infatti portando a termine un investimento da 200.000 euro per completare la ristrutturazione di un immobile che le consentirà di triplicare le attività sviluppate nel campo della ristorazione collettiva, rafforzando contemporaneamente i servizi di banqueting per eventi e cerimonie cui si dedica da quasi 15 anni.

“Nel corso della nostra storia – spiega il presidente Mirko Baccarani – abbiamo promosso diverse attività lavorative suggerite dalle competenze e capacità dei nostri soci, con particolare riferimento a persone svantaggiate e diversamente abili, fino ad approdare stabilmente alle attività di ristorazione e banqueting, che sono quelle attraverso le quali è possibile realizzare anche una più marcata integrazione sociale”.

“Nel corso del 2020 e in questi primi mesi del 2021 – sottolinea il presidente de Il Girasole – l’attività di banqueting per eventi e cerimonie ha indubbiamente sofferto delle restrizioni imposte per contenere la pandemia;

contemporaneamente, però, è aumentata la richiesta di pasti da parte di aziende e associazioni, che si è associata alla volontà, già presente, di mettere in atto nuovi investimenti per la digitalizzazione dei nostri processi produttivi e di comunicazione, arrivando in un tempo contenuto all’assunzione di tre giovani under 35, di cui due saranno diversamente abili”.

“Il valore di questo percorso e dell’impegno della cooperativa per l’inserimento al lavoro di soggetti svantaggiati – prosegue Baccarani – è stato esplicitamente riconosciuto dall’Agenzia Regionale per il Lavoro dell’Emilia-Romagna e da Fondosviluppo, il fondo mutualistico di Confcooperative, che ci hanno sostenuto con importanti contributi destinati tanto all’adeguamento della struttura per il lavoro dei disabili quanto per i processi di innovazione che stiamo mettendo in atto”.

A Il Girasole, infatti, l’Agenzia regionale per il Lavoro ha destinato quasi 12.000 euro, mentre Fondosviluppo – che è alimentato dal 3% degli utili delle cooperative aderenti a Confcooperative – ha erogato un contributo a fondo perduto di quasi 31.000 euro, oltre 6.000 dei quali destinati alla copertura degli interessi del finanziamento bancario ottenuto concesso a tassi e condizioni agevolate dalla Bcc Banca Centro Emilia.

“A queste realtà – sottolinea il presidente della cooperativa sociale – siamo particolarmente grati per l’attenzione che hanno riservato alle attività di un’impresa, come la nostra, che pur con dimensioni contenute svolge una funzione molto importante a sostegno di persone che sono tra le più fragili tanto nell’accesso nel mondo del lavoro quanto nei percorsi di integrazione sociale”.

“Il nostro progetto – spiega Baccarani – ha preso corpo con l’acquisizione di un immobile, la sua ristrutturazione, l’acquisto e l’implementazione delle infrastrutture tecnologiche e, da subito, l’ingresso di un giovane digital manager, cui si aggiungeranno i giovani diversamente abili che saranno impegnati nella produzione”.

“Fondosviluppo, in particolare – afferma Baccarani – ha riconosciuto i tratti innovativi del nostro investimento nell’ambito di una apposita call destinata alle micro e piccole imprese che oggi hanno in campo investimenti sulla riprogettazione delle attività, in innovazione organizzativa e sostenibilità ambientale”.

Alla cooperativa – che dall’attuale operativa di Beethoven si trasferirà nei nuovi locali di via Bartolomeo Spani – aderiscono 14 soci, 5 dei quali disabili; i lavoratori sono 6 (e diventeranno 9), di cui 2 disabili (e saliranno a 4).

“L’investimento che stiamo portando a compimento – osserva Baccarani – ci consentirà, tra l’altro, di avere locali produttivi e uffici pressochè totalmente autonomi dal punto di vista energetico”.

Gino Belli

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