La XX Giornata Mondiale della Gioventù – GMG, per gli addetti ai lavori – nell’agosto del 2005 vide oltre duemilacinquecento giovani reggiani, guidati da don Giovanni Rossi, a Colonia per incontrare assieme a centinaia di migliaia di coetanei di oltre cento Paesi il papa Benedetto XVI.
Nell’ambito di quell’entusiasmante GMG oltre seicentocinquanta ragazze e ragazzi della diocesi vissero, assieme al vescovo Adriano Caprioli, dall’11 al 15 agosto, un memorabile ed esaltante gemellaggio con la diocesi di Magonza, ospiti delle parrocchie di Lauterbach e Schlitz, guidate da don Heinrich Schäfer.
Veramente formidabile fu l’accoglienza riservata ai reggiani dalle famiglie, dalle parrocchie, dalla comunità cristiana ed eccezionale si rivelò la carica spirituale e umana del parroco don Heinrich, che fu nominato sul campo dal vescovo Adriano canonico onorario di San Prospero.
Notevole è stato il suo impegno a favore dei tanti immigrato in Germania. Era legato alla Madonna della Ghiara – nella cui basilica ha guidato il 28 ottobre 2005 un incontro di preghiera – e nella sua chiesa di Lauterbach aveva collocato una riproduzione della miracolosa immagine.
Per vari anni don Heinrich ha partecipato al solenne pontificale in San Prospero, assieme ad una delegazione delle sue comunità parrocchiali di St. Michale in Lauterbach e Christkönig in Schlitz. Era una celebrazione liturgica bilingue: italiano e tedesco riecheggiavano sotto le volte dell’insigne basilica del Santo Patrono.
Era quella una bellissima occasione per incontrare gli amici reggiani, con cui si erano consolidati forti vincoli. Don Heinrich parlava correttamente l’italiano e amava anche ritrovarsi a tavola con loro in occasione delle sue viste a Reggio.
Spesso le difficili condizioni di salute gli imponevano ricoveri ospedalieri e lunghe e dolorose cure.
Giovedì 29 aprile – festa del Primo Miracolo della B.V. della Ghiara – un improvviso malore ha stroncato il generoso presbitero tedesco, che lascia un vivo rimpianto nei tanti che lo hanno conosciuto e apprezzato per il suo entusiasmo, la simpatia, la cordialità e il suo generoso ministero sacerdotale.
Giuseppe Adriano Rossi