Saranno le esportazioni a trainare, ancora una volta, la ripresa dell’economia reggiana dopo le ferite lasciate dalla pandemia.
Lo confermano le analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio sugli ultimi “Scenari per le economie locali” elaborati da Prometeia, che parlano di un aumento del Pil 2021 pari al 6% e, soprattutto, prevedono una consistente espansione delle esportazioni.
Le analisi, infatti, indicano una crescita del 17,8%, che andrebbe a compensare abbondantemente la pesante flessione del 2020 (-10,9%) e assicurerebbe un nuovo record alle vendite reggiane oltre frontiera (oltre 11 miliardi rispetto ai 10,7 del 2019 e ai 9,5 del 2020).
“Siamo in una fase – sottolinea il Commissario straordinario all’Ente camerale, Stefano Landi – in cui i dati previsionali vanno presi con un po’ di cautela, ma è indubbio che, così come era accaduto con la crisi del 2008, la ripresa sarà innescata da quegli scambi internazionali che rappresentano un punto di forza dell’economia del nostro territorio e stanno via via coinvolgendo un crescente numero di piccole e medie imprese”.
“Siamo nelle condizioni – prosegue Landi – di agganciare uno sviluppo mondiale che si dovrebbe esprimere con una crescita del Pil globale pari al 5,9%, con tassi di crescita ancor più rilevanti in alcuni fondamentali mercati extraeuropei”.Landi, al proposito, cita la Cina, che viaggia verso un incremento del Pil dell’8,6% dopo il +2,3% del 2020 (con l’export reggiano in crescita del 17%), ma anche gli Stati Uniti, dove è prevista una crescita del Pil del 6,2% a fronte di un calo 2020 del 3,5%, che ha portato ad una riduzione dell’export reggiano pari all’11,6%.
“Su questi e su altre nazioni asiatiche – conclude Landi – stiamo investendo per sostenere le nostre imprese nella ricerca di nuovi partner commerciali, ampliando gli orizzonti a tutti i Paesi con buone prospettive di sviluppo e consolidando, nel contempo, le azioni su quell’Europa che nel 2021 crescerà comunque del 4,2% in termini di Pil, consentendoci di superare le flessioni dello scorso anno”.
Le previsioni per l’export reggiano, tra l’altro, sono sensibilmente migliori rispetto a quelle elaborate a gennaio (ferme a +8,2%) e superiori a quelle per l’Emilia-Romagna, dove è ipotizzata una crescita del 12,7%.
Anche in termini di aumento del Pil, nella nostra provincia si prevede un dato superiore a quello emiliano-romagnolo (+6% rispetto al 5,5% regionale) e, grazie al rimbalzo ipotizzato, il territorio reggiano resterebbe nella “top ten” delle province italiane per valore aggiunto per abitante.
La ripresa, comunque, sarà piuttosto differenziata, con valori al di sotto del dato complessivo per il settore dei servizi (la crescita prevista è del 4,2%) mentre il ritmo sarà più spedito nell’industria (+8,7%) e nell’ambito delle costruzioni (+14,3%), che continuerà a beneficiare delle misure di incentivazione legate alle ristrutturazioni edilizie.
Per l’agricoltura, invece, la previsione indica un calo del valore aggiunto pari all’1,1%, rinviando la crescita ad un 2022 in cui si prevede un rialzo del 3,1%.
Modeste, intanto, le prospettive di crescita dell’occupazione, che nel 2021 dovrebbe far segnare un + 0,2%.