“Come osservatore del nostro tempo e anche come padre di una figlia adolescente e tre giovani, mi sento continuamente provocato a pensare sulla relazione tra religione e spiritualità, quando vedo tanti giovani e meno giovani che non capiscono il senso e l’importanza della religione, ma, nello stesso tempo, non possono non affrontare la sfida costante che viene dal Mistero della nostra vita nel mondo.
Che senso ha il dolore, la gioia, l’amore, la vita, la morte…? Sono domande a cui nessuno sfugge e che, mettendoci a confronto con il Mistero della nostra esistenza, ci provocano a prendere una posizione.
Di fronte alla sfida del Mistero, possiamo assumere essenzialmente tre tipi diversi di atteggiamento.
Un primo atteggiamento è quello di una religiosità sacrale, che pensa di trovare le risposte della vita già tutte pronte e sicure nei riti, nelle tradizioni, nelle dottrine della propria religione.
Un secondo tipo di atteggiamento di fronte al Mistero è la sua negazione, cioè l’ateismo…
Ma esiste un altro atteggiamento con cui possiamo stare davanti e dentro al Mistero della vita e del mondo: si tratta dell’atteggiamento di colui che riconosce di essere immerso nel Mistero e rispetta il Mistero come Mistero…”.
Giorgio Borghi, Nelle braccia del mistero. Itinerario non religioso di ricerca spirituale. Edizioni San Lorenzo 2021, 150 pagine, 14,50 euro.
Giorgio Borghi, dopo il Baccellierato in Teologia, si è laureato in Filosofia all’Università di Bologna e ha ottenuto la Licenza in Teologia Morale presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma.
Nel frattempo ha lavorato nell’Azione Cattolica dei Ragazzi, prima a livello diocesano, poi nazionale.
Dal 1984 al 1991 è stato docente di Teologia Morale Fondamentale e Sociale nello Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia.