La Camera di Commercio punta ad un rapido recupero e ad una nuova crescita del valore dell’export reggiano verso gli Stati Uniti, sceso dell’11,6%, nel 2020, a causa della pandemia.
Proprio al grande mercato d’oltreoceano – il terzo, per importanza, per l’economia reggiana dopo quello tedesco e quello francese – è infatti dedicato il terzo appuntamento (i primi due si sono rivolti a Corea del sud e a Germania e Polonia) del percorso camerale finalizzato a sostenere le imprese nella ricerca di nuovi partner sui mercati internazionali.
Nel 2020 gli Stati Uniti hanno assorbito prodotti made in Reggio Emilia per quasi 870 milioni di euro; il flusso, come si è detto, è sceso dell’11,6% rispetto agli oltre 983 milioni del 2019: il calo ha interessato, in particolare, i prodotti metallurgici (-21%, passando da 24,3 a 19,2 milioni), gli apparecchi elettronici (12 milioni in meno di export) e, in termini assoluti, per la meccanica che ha lasciato sul campo 98 milioni, passando da 610 a 512 milioni, e che da sola vale quasi il 59% dell’intero export reggiano negli Usa.
Più contenuta la perdita del settore ceramico (il secondo nella graduatoria dell’export reggiano verso gli Stati Uniti), che ha segnato una flessione del 4,7% ed è così passato da 112,2 a 106,9 milioni.
In diminuzione anche il sistema moda, con una riduzione del 5,3% (da 42 a 37,9 milioni), e i prodotti lattiero-caseari, che hanno perso il 12,3% (1,3 milioni di euro in meno).
Di segno opposto, invece, gli andamenti del comparto degli apparecchi elettrici (che ha registrato una crescita del 2,3%, passando da 86,8 a 88,8 milioni), quello del vino e bevande (salito del 7,8%, cioè da 24,7 a 26,6 milioni) e, ancor di più, il comparto dei salumi e delle carni che, con un autentico exploit, è aumentato di quasi 4 milioni di euro (dai 6 del 2019 è salito ai 9,8 del 2020), facendo segnare un +62,9%
“Sul mercato statunitense – sottolinea il Commissario straordinario della Camera di Commercio, Stefano Landi – abbiamo sicuramente ampie possibilità di recupero dei valori cui eravamo giunti negli anni scorsi, ma il nostro obiettivo è quello di ampliare ulteriormente questi spazi, puntando ad incrementare le partnership sulle quali le nostre imprese possono contare e cogliendo al meglio le opportunità di un Paese in cui non si parla più di dazi o di altre misure che possano ostacolare l’aumento degli scambi”.
Da qui, dunque, la ricerca mirata di nuovi partner sostenuta dall’Ente camerale verso gli Stati Uniti, con il coinvolgimento di dieci imprese reggiane interessate alla selezione di referenti statunitensi, al contatto con i loro decisionmakers per proporsi come potenziali fornitori, alla messa a punto di una “Long list” che riporti tutte le imprese contattate e, soprattutto, alla definizione di una “Short list” con i profili completi dei partner più adeguati che hanno manifestato interesse ad essere messi in contatto con le imprese reggiane.
Lo step finale del percorso saranno i B2B on line tra le aziende reggiane e le aziende statunitensi interessate ad un approfondimento.
Le imprese interessate al progetto possono esprimere l’adesione fino al 30 aprile prossimo.