Consegna diplomi esabac al Chierici e progetto Erté

Martina Cattani (2016/17):

Pur essendo emerse durante il mio personale percorso EsaBac molteplici criticità, come conseguenza di una fase iniziale, sperimentale, che alcune classi, tra cui la mia, si sono trovate a vivere e che non ne hanno purtroppo permesso un ottimale svolgimento, il percorso frammentario che ha accompagnato e caratterizzato questa esperienza è comunque riuscito a favorire la mia crescita individuale contribuendo ad avvalorare il difficile raggiungimento di questo obbiettivo.

Una volta terminato il Liceo mi sono resa conto di come la conoscenza della lingua francese risulti molto utile se non, in alcuni casi, necessaria soprattutto dopo il diploma.

Ciò che secondo me è in particolare davvero positivo di EsaBac  è istaurare una rete di comunicazione, scambio tra il Liceo Chierici e alcune corrispettive istituzioni francesi.

Questi nuovi canali penso siano davvero utili per permettere un approccio critico e un confronto diretto tra studenti ed insegnanti italiani e francesi.

Dopo aver fatto tesoro della criticità emerse durante la sua iniziale fase di consolidamento, credo che il progetto EsaBac possa rappresentare oggi un valore aggiunto per gli studenti dell’indirizzo di Fashion Design del Liceo artistico Gaetano Chierici, ai quali mi sentirei di consigliare di non lasciarsi intimorire, ma al contrario di cogliere questa importante opportunità.

Ringrazio di aver avuto la possibilità di prendere parte ad EsaBac e ringrazio tutte quelle persone che si impegnano ancora oggi per portare avanti questo progetto.

Giulia Paglia – A.S. 2016/17

L’esperienza dell’ESABAC è stata molto interessante sia dal punto di vista dello studio della lingua che per le opportunità offerte durante il percorso formativo, quali uscite e visite sul territorio francese.

Una delle cose più gratificanti è stato il fatto di trovarsi in un territorio straniero e riuscire a comprendere e farsi comprendere senza difficoltà, mentre ripensando all’esperienza fatta sui banchi di scuola forse l’unico “contro” è stato il fatto di avere una materia scolastica in più da studiare e a 16/17 anni è difficile riuscire a capire il perché di determinate cose, e quindi semmai in passato il fatto di avere contenuti in più/ ore in più di lezione poteva essere visto in modo negativo. 

Avendo continuato a studiare nel campo della moda frequentando l’università Iaad, ho avuto modo di applicare le conoscenze acquisite durante il percorso ESABAC soprattutto in situazioni di stage, workshop e collaborazioni con l’Ecole de conde (Università di Parigi) e altre associazioni gemellate. 

Anche nel momento post laurea, grazie alla conoscenza del francese ho potuto sostenere colloqui di lavoro per aziende francesi. Sicuramente  consiglio il percorso Esabac  ai futuri studenti perché la conoscenza approfondita  di una lingua come il francese può senza dubbio aprire porte e far cogliere occasioni notevoli soprattutto nel campo della moda. 

Maddalena Cigarini  (a.s. 2017/18) 

Scegliere il percorso esabac è stata per me un’opportunità che mi ha permesso di apprendere un’altra lingua e avvicinarmi ad un’altra cultura europea e al suo metodo di studio.

Uno dei momenti più gratificanti e soddisfacenti è stato quando in quarta superiore sono stata scelta per uno scambio culturale con il liceo Toulouse Lautrec di Bordeaux.

Così ho avuto l’opportunità di essere ospitata da una famiglia del luogo e a mia volta ospitare la mia corrispondente.

Ho invece riscontrato delle difficoltà nel comprendere l’impostazione dell’elaborato scritto chiesto in sede d’esame. 

Le competenze acquisite durante il percorso esabac sono state di grande utilità per il percorso formativo che ho deciso di intraprendere. All’università ho scelto la facoltà di lingue e culture europee, facendo il test d’ingresso il francese.

Proprio grazie a questa lingua sono entrata all’università. Inoltre, il livello linguistico acquisito durante il percorso esabac mi ha esentato dal frequentare corsi di preparazione e di livello linguistico.

Consiglierei si scegliere questo percorso ai  futuri studenti perché secondo me studiare un’altra lingua aiuta ad ampliare il nostro livello di conoscenza e di visione del mondo, arricchendo il nostro bagaglio culturale. 

Carmen Lucente  (a.s. 2019/2020)

Il percorso Esabac è stato formativo anche oltre le aspettative, perché oltre ad avermi dato conoscenze nella lingua, mi ha formato dal punto di vista personale, offrendomi la possibilità di fare esperienze dirette con la lingua, in un paese per me del tutto nuovo.

La difficoltà principale è stata proprio quella di dovermi affacciare ad un mondo completamente nuovo e quindi impegnarmi il doppio per capire ciò che mi circondava  e farmi capire.

Ma è proprio in quelle situazioni che ho avuto le soddisfazioni più grandi: riuscire a cavarmela, parlando una lingua che non era la mia ed arrivare a fine giornata potendo dirmi felice di ciò che stavo vivendo, mi ha dato tante grandi soddisfazioni.

Il percorso Esabac dà tante possibilità, perché la conoscenza di una seconda lingua,soprattuto del francese, nel campo della moda apre molte porte ed oltre tutto le esperienze di stage e di viaggi all’estero arricchiscono il  cv, ma soprattutto la nostra  mente.

Alcune dei momenti migliori, più appaganti e formativi della mia vita li ho avuti grazie a questo percorso, quindi lo consiglio con tanto entusiasmo, sia per il futuro lavorativo, che per la formazione personale.

PROGETTO ERTÈ

Matilde Caprari,

classe Va del liceo Chierici, spiega:”Ho sviluppato il progetto “Tributo a Erté” insieme a tutte le compagne di classe, durante le ore di “Progettazione moda” con la prof.ssa Marilena Soncini.

Gli elaborati grafici della classe nascono dall’approfondimento della vita artistica di Erté, dall’analisi delle sue opere (grafica, costumistica, scultura, teatro, cinema…) e dalla possibilità di scegliere individualmente l’ispirazione di riferimento per la realizzazione del nostro progetto.

Nello specifico, ho proposto una collezione di quattro look ispirati ai segni zodiacali tra cui  Bilancia, Gemelli, Pesci e Scorpione.

Sono davvero onorata e gratificata all’idea che una delle mie proposte sia stata scelta da Arevik Sargsyan, studentessa del liceo di Lione, per la discussione della tesi post diploma e per essere poi realizzata.

Ringrazio i miei insegnati e il “Liceo Chierici” per la grande opportunità  offertami, non solo per il progetto “Omaggio a Erté” ma anche per tutto ciò che il percorso ESABAC comporta.

Quattro cicli di EsaBac, 54 diplomi di Baccalauréat al liceo artistico statale “Gaetano Chierici”, il primo liceo artistico in Italia ad attuare questo programma e l’unico della nostra Regione che lo realizza.

Non solo, a questo successo s’aggiunge la realizzazione in  Dad di un progetto internazionale dedicato ad Erté, grande artista ed illustratore non solo di moda, che è sfociato in una pubblicazione. I diplomi sono stati consegnati  il 15 , aprile online.

 Nel segno dell’internazionalizzazione, di un percorso consolidato,  si apre,. Alle 11. Del 15 aprile,  una giornata memorabile per il Chierici e i suoi studenti.

Il dirigente, Daniele Corzani,  apre la manifestazione di consegna del baccalaurét e parte dalla pubblicazione  sul progetto Ertè, segno tangibile dell’ intenso, quanto proficuo, lavoro con i cugini  d’oltralpe per la realizzazione di comuni azioni europee, di cooperazione e sviluppo nel campo educativo scolastico, grazie ad un accordo  italo-francese del 24  febbraio 2009, che prevede l’acquisizione del doppio diploma: quello del nostro esame di Stato ed il baccaluareato francese, con pari dignità e diritti per i diplomati dei due Paesi.

Corzani, congratulandosi con le studentesse e i docenti afferma: “La pubblicazione: ‘Tributo ad Erté’ è il momento conclusivo di un progetto biennale che il Liceo Artistico “G. Chierici” ha realizzato con il prestigioso Lycée “La Martinière-Diderot” di Lione in Francia, in seguito alla sottoscrizione di uno specifico accordo.

Il progetto, “Hommage à Erté”, ha visto la partecipazione di studentesse di una classe dell’indirizzo design della Moda, ove è prevista la realizzazione del percorso EsaBac, che consente il conseguimento del doppio diploma di Esame di Stato e il Baccalauréat, reciprocamente riconosciuto da Italia e Francia.

Le studentesse coinvolte hanno avuto la fortuna di vivere un’esperienza di altissimo valore didattico ed educativo: per quanto riguarda lo sviluppo di competenze specifiche del settore disciplinare ed il potenziamento della competenza multilinguistica, individuata nel 2018  dal Consiglio dell’Unione Europea  come una delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente” In chiusura il dirigente Corzani afferma:” Un ringraziamento particolare all’attuale dirigente del liceo artistico Arcangeli di Bologna, Maria Grazia Diana, già dirigente scolastico del Liceo Chierici, che negli anni ha fornito un impulso prezioso alla progettazione ed alla realizzazione internazionale dell’offerta formativa del Liceo”.

Il provveditore Paolo Bernardi:  “Non posso che congratularmi con il Dirigente Corzani e con tutto Chierici per il prestigioso risultato raggiunto, che rafforza l’eccellenza della scuola reggiana, nella quale da qualche mese ho l’onore di lavorare.

Questo traguardo è tanto più significativo in questo momento non facile per l’Unione Europea e per i progetti scolastici internazionali, che rappresentano una delle realizzazioni più strategiche nell’ottica della formazione di una cittadinanza comune nel nostro continente. Ed è importante anche che il rafforzamento del dialogo tra due contesti culturali affratellati da forti radici comuni, ma spesso anche caratterizzati da una pronunciata competitività, avvenga sul terreno dell’arte, linguaggio che più di ogni altro è in grado di abbattere barriere e distanze.

Un ringraziamento particolare anche all’amica ed ex collega Maria Grazia Diana, che quando era Dirigente del Chierici ha dato l’avvio al progetto”    

Maria Grazia Diana( già dirigente del liceo Chierici):” Sono molto felice congratularmi con le studentesse e gli studenti per la consegna dei diplomi di oggi  e di ricordare, insieme a voi, come è iniziata la progettazione e l’avvio di questo nuovo corso Esabac che è nato prendendo spunto da alcune considerazioni : la nuova istituzione liceale dopo la riforma Gelmini, le iscrizioni degli studenti ,la valorizzazione di alcuni docenti dell’istituto ed il distretto industriale della moda situato tra Reggio Emilia e Modena. 

L’idea di partenza era come qualificare al top il liceo artistico, dare una possibilità di aggiornamento e di allineamento delle programmazioni alla contemporaneità, inserire la scuola in una rete di relazioni e di scambi che solo una dimensione europea di ampio respiro poteva garantire per quanto riguarda l’ambito della moda .

Non è stato un percorso facile, ha richiesto anni di preparazione per inserire una seconda lingua e per farne apprezzare la innovativa dimensione didattica, ma nel mio cammino ho incontrato persone straordinarie che mi hanno aiutato a progettare innovazione didattica e soprattutto a reperire risorse umane e collaborazioni fattive perché il francese fosse inserito all’interno del curriculum della scuola .

Ricordo con gratitudine la dottoressa Sophie Stallini che incontrai a Firenze e condivise questa visione di  indirizzo internazionale  in un liceo artistico e che, con grande competenza, capacità di ascolto e generosità di tempo, collaborò prendendo contatti con l’ Accademie di Nantes e con scuole di Moda di Parigi, permettendoci cosi di conoscere nuove realtà e realizzare  scambi di docenti per potenziare la lingua francese.

Successivamente riuscimmo ad ottenere un posto in organico di lingua e conversazione francese grazie alla sensibilità della dott.ssa Silvia Menabue.

E, questa esperienza didattica, innovativa, ha portato gli studenti, ma non solo, anche i docenti a ripensare agli obiettivi e le programmazioni in modo tale che si potesse raggiungere la conoscenza e la riflessione sul mondo attuale, il sapere  e la storia francese e italiana in parallelo, così come le due letterature arrivando fino alla contemporaneità.

Ringrazio i docenti di letteratura e storia che con abnegazione si sono rimessi in formazione per la lingua e la cultura francese, raggiungendo livelli di grande competenza.

Tutto questo ha permesso ai ragazzi di avere una visione nuova del mondo, di studiare le letterature comparate e di avere due lingue a disposizione ed una finestra sull’universo della moda, che ha visto Parigi capitale della stessa, confrontarsi ed integrarsi con  quella italiana.

Un percorso di eccellenza che evidenzia la capacità di tessere relazioni e scambi: progetti comuni ed accoglienza, ma tutto questo non è nato in un giorno ed è stato costruito con relazioni, contatti e con generosità, accogliendo studenti e docenti francesi a Reggio Emilia e viceversa, con  la possibilità di conoscere diverse scuole di moda: la scuola di Bordeaux, “Toulouse Lautrec“, la scuola di Lione, “La Martinière-Diderot” e due  prestigiose scuole a Parigi.

L’opportunità di poter studiare anche all’estero nelle scuole ed università francesi o nei post diploma oppure l’idea di poter fare degli stages lavorativi o di esperienza di alternanza scuola lavoro, è stato uno degli obiettivi  primari,  che ci siamo posti e grazie all’instancabile lavoro della professoressa Paola Panciroli e dei docenti dell’indirizzo di moda, professor Matteo Bellelli  e professoressa Lorenza Bigi, sono stati raggiunti: lavorare nelle sartorie teatrali di alcuni teatri a Lione, entrare nel mondo dorato della maison Schiapparelli o sfilare nelle iniziative di orientamento delle altre scuole è stato motivo di grande soddisfazione per il Chierici.

Ringrazio per avermi invitato e avermi dato la possibilità di ricordare questi bellissimi momenti di grande energia e di esperienza culturale condivisa, perché credo che oggi si possano raccogliere i frutti di tanti anni di lavoro comune, in cui molte persone hanno creduto in questa visione, in questo progetto culturale, che  continua a crescere.

L’augurio è che possa continuare a dare tante possibilità ai nostri studenti e a creare comunità professionali  per i docenti e possibilità di nuove sperimentazioni didattiche.      

                                                                    

Nelly Mous ( addetta alla cooperazione per il francese dell’Institut français Italia – Ambasciata di Francia, per le regioni Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche) che partecipa all’evento, fa presente: “L’importanza dell’offerta da parte delle scuole del percorso di eccellenza EsaBac, per le prospettive professionali che esso offre agli studenti, in un contesto europeo ed internazionale.

Grazie alla mia missione che consiste nel promuovere la lingua francese e il suo insegnamento, collaboro con i docenti, con i dirigenti scolastici e con i referenti nei vari Uffici Scolastici Regionali, e mi succede anche di partecipare con immenso piacere a momenti privilegiati, come la cerimonia di consegna dei diplomi EsaBac di oggi.

Questi momenti preziosi sono per me l’occasione di congratularmi con gli alunni che si sono molto impegnati nel loro percorso di studi e l’hanno concluso con successo, di ricordare che la scelta che hanno fatto è un’ottima scelta perché la lingua francese è un vero punto di forza per il loro futuro, essa offre molte opportunità e apre l’accesso ad un universo culturale non soltanto europeo ma anche internazionale.

Questi momenti importanti sono anche per me l’occasione di ringraziare i dirigenti scolastici e i docenti che grazie al loro impegno nel percorso EsaBac e grazie al loro entusiasmo, offrono ai loro studenti esperienze indimenticabili e aprono loro le porte del successo.”

Sabina Beninati (Referente EsaBac dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna) dichiara: “La consegna dei diplomi è un’occasione speciale che dà ufficialità ad un percorso di eccellenza quale è l’Esabac. Tale titolo assicura, nella sua duplice valenza, oltre al proseguimento degli studi in Italia, la prosecuzione più agile in termini amministrativi e di competenza nelle Università Francesi.

Documentare, certificare, quanto lo studente acquisisce a scuola ma anche al di fuori dei contesti prettamente scolastici è sempre più rilevante;

non a caso il Ministero ha, da quest’anno, introdotto il curriculum dello studente, che accompagnerà il diploma e nel quale sono contenuti non solo i profili di uscita dello studente che l’indirizzo prevede, ma anche le esperienze PCTO, le certificazioni  acquisite dagli studenti… 

E’ importante offrire agli studenti occasioni di apprendimento e, in più, pregevole è l’esempio del Liceo Chierici che,  nella più ampia condivisione tra docenti di diverse discipline, testimonia che è possibile  raccordare varie esperienze per un consolidamento e un arricchimento dei percorsi stessi, incluso quello Esabac”

Sabine Catellani (Referente commissione Esabac, docente madrelingua francese): “Come referente EsaBac, vorrei ringraziare ognuno di voi per la partecipazione a questa Cerimonia: la vostra presenza permette di offrire delle “lettres de noblesse” al percorso EsaBac del Liceo Chierici.   

Questo progetto, atipico per un liceo artistico, ha dato l’opportunità a numerosi studenti di  frequentare stage linguistici e esperienze scuola-lavoro grazie alle varie convenzioni e protocolli d’accordo firmati nel corso degli anni con diversi licei francesi, come il Liceo Sadi Carnot – Jean Bertin di Saumur, i Licei Victor Louis e Toulouse-Lautrec di Bordeaux,  i licei della moda Paul Poiret e Octave Feuillet di Parigi o ancora il Liceo della moda “La Martinière-Diderot” di Lione. 

Inoltre, per consolidare la motivazione e le competenze linguistiche dei nostri studenti, abbiamo dato, tre anni fa, una curva particolare all’indirizzo, inserendo un’ora di conversazione francese in compresenza con laboratorio o progettazione di Fashion Design.

La lingua francese non è dunque più apparsa solo come una materia in più da studiare per ottenere un doppio diploma, ma si è trasformata in lingua veicolare di passione personale che legano i nostri studenti al mondo artistico.

Sono nati così progetti che hanno coinvolto la letteratura francese, la moda e l’arte, come la realizzazione di marionette dei personaggi di Ubu Roi di Alfred Jarry, il tributo a Erté o ancora la progettazione di costumi teatrali della commedia “L’école des femmes” di Molière in collaborazione con il teatro Valli e il liceo di Lione. 

Questa svolta ha aiutato a migliorare nettamente il conseguimento del Baccalauréat, passando dal 50% di successo delle prime due sessioni, al 75% di due anni fa e il 92% dell’anno scorso.

Questo successo è ovviamente il frutto dell’intera commissione Esabac che, con il passare degli anni, si è ampliata e consolidata.

Da referente, non posso che ringraziare tutta la commissione composta dalle insegnanti di Storia in francese: le prof.sse Mariagiuseppina Bo, Linda Fabbris e Mariella Pimpini per la loro continua formazione e messa in gioco, gli insegnanti di moda Matteo Bellelli e Marilena Soncini per la loro accoglienza nei loro laboratori e nella loro programmazione annuale, l’insegnante di Storia dell’Arte Sonia Isabel Lasagni per la sua passione nel parlare di pittori francesi, l’insegnante di Religione prof.ssa Paola Panciroli, elemento fondamentale per la ricerca e la realizzazione dei PCTO internazionali. 

Tutto questo, però, è solo la parte visibile dell’iceberg. Ora, vorrei mettere alla luce anche la sua parte nascosta e parlare dei nostri studenti, senza i quali EsaBac al Chierici non esisterebbe.

Perché per loro, intraprendere questo percorso, significa concretamente studiare una materia in più, significa affrontare un vasto programma di storia sino agli anni 2010, significa avere altre due ore di lezioni pomeridiane di francese a settimana e 8 ore di lezioni giornaliere sono particolarmente stancanti per loro.

A tal punto di suscitare a volte in ogni studente momenti di sconforto, di insicurezze, di dubbio, di demotivazione.

Ma chi è qui, oggi, ha superato egregiamente e con maturità tutte queste difficoltà e grazie alla propria tenacia è riuscito a trasformare un pezzo di carta in vero tesoro. Così, vorrei concludere dicendo a tutti i nostri diplomati: “Chapeau!”. 

Mariella Pimpini (commissione EsaBac, docente di Storia/Histoire) racconta:” Nel 2014, dunque, è stato attivato il progetto Esabac che ha distinto il Liceo Chierici da tutti gli altri Licei Artistici d’Italia, in quanto è stato il primo Liceo Artistico ad averlo attivato.

Questi sette anni di lavoro sono stati intensi, ricchi di grandi soddisfazioni, ma anche di qualche difficoltà.

Le difficoltà sono legate soprattutto al fatto che gli studenti devono imparare in soli tre anni una lingua straniera da utilizzare in ambiti disciplinari ben precisi: analizzare e commentare documenti letterari e storici, saperli contestualizzare, saper svolgere la presentazione di un progetto e le sue fasi di realizzazione in laboratorio.

Il percorso è dunque arduo per chi ha soltanto delle conoscenze basilari della lingua francese apprese alle scuole medie e non più approfondite.

Ciononostante, gli studenti Esabac hanno dimostrato una grande determinazione ed hanno colto tutte le occasioni loro offerte per farne tesoro.

Anche noi docenti di Lettere abbiamo incontrato qualche ostacolo poiché la nostra conoscenza del francese non era sufficiente per insegnare una materia che normalmente insegniamo in italiano e con una metodologia diversa da quella richiesta dall’Esabac.

Abbiamo perciò dovuto studiare per acquisire attestazioni linguistiche e metodologiche; la nostra formazione è continua.

Tuttavia le soddisfazioni hanno di gran lunga superato le difficoltà, poiché abbiamo osservato come  gli studenti arrivino, al termine del loro percorso di studi,  ad esprimersi in maniera fluente in francese per  comporre testi complessi, discutere di argomenti di studio,  illustrare i loro progetti e i loro elaborati.

Tali competenze vengono acquisite anche grazie a esperienze linguistiche e   professionalizzanti in Francia: Saumur, Bordeaux, Lione, Parigi, sono le città che li hanno ospitati.

In questi anni il gruppo dei docenti che si occupano di Esabac è aumentato e si caratterizza per il suo lavoro di squadra che mira in modo univoco al raggiungimento di uno scopo ben preciso: far sì che gli studenti conseguano il doppio diploma e acquisiscano la consapevolezza di essere cittadini europei.

L’auspicio è che l’Esabac possa proseguire negli anni futuri, auspicio facilmente realizzabile, dato che le iscrizioni sono in costante aumento.

E’ doveroso a questo punto, da parte mia, rivolgere qualche ringraziamento: innanzi tutto alla preside Maria Grazia Diana che ha fortemente voluto l’attivazione dell’Esabac;

al Preside Daniele Corzani che lo sta sostenendo, a tutti i colleghi con i quali ho collaborato, in particolare ai docenti di madrelingua, Sabine Catellani e Stéphane Niepceron che  affiancano noi e gli studenti con una disponibilità encomiabile.

Infine vorrei ringraziare tutti gli studenti che hanno scelto in questi anni il percorso Esabac.

Ho avuto la fortuna di accompagnare ben tre classi alla maturità e conservo delle ragazze e dei ragazzi che le componevano  un ricordo particolarmente affettuoso, perché insieme abbiamo vinto una bella sfida.

Marilena Soncini (Referente progetto Erté) spiega:”Il progetto “Tributo ad Erté’” si è sviluppa nell’ambito del corso EsaBac e prevede la collaborazione biennale del nostro liceo con studenti e docenti del “Liceo Diderot” di Lione.

I progetti e la realizzazione di costumi, pensati per vestire i protagonisti di uno spettacolo teatrale di opera lirica, danza, varietà, rientrano nel mondo della costumistica.

Le diverse caratteristiche dei licei coinvolti si completano a vicenda, unendo due specificità tipiche del nostro settore: la progettazione per il Chierici e la confezione dei costumi di scena  per il liceo Diderot. Nello specifico, le allieve della classe IVA ( scorso a.s. ndr.) del nostro liceo hanno colto ispirazione dall’eclettica vita artistica di Erté :stilista, costumista, scultore, scenografo, illustratore, per progettare collezioni di costumi a tema.

Le allieve francesi debbono  realizzare gli stessi per una sfilata di fine percorso. Durante la Dad, sono stati mantenuti i contatti tra le  docenti francese, il nostro staff di lavoro e le allieve della classe IVA, che hanno dimostrato grande serietà d’impegno. I collegamenti sono stati tenuti in videoconferenze”.

Nel segno dell’eccellenza si apre, alle 11 del 15 aprile, la manifestazione per quattro cicli di EsaBac con 54 diplomati col Baccalauréat al liceo artistico statale “Gaetano Chierici”: il primo liceo artistico in Italia ad attuare questo programma e l’unico della nostra Regione.

A questo successo s’aggiunge la realizzazione in Dad di un progetto internazionale dedicato ad Erté, grande artista ed illustratore, sfociato in una pubblicazione. I diplomi sono stati consegnati  il 15  aprile online

Nel segno dell’internazionalizzazione, di un percorso consolidato, si apre una giornata memorabile per il Chierici e i suoi studenti.

Il dirigente, Daniele Corzani, apre la manifestazione di consegna del baccalauréat, parte dalla pubblicazione sul progetto Ertè, segno tangibile dell’ intenso, quanto proficuo, lavoro con i cugini  d’oltralpe per la realizzazione di comuni azioni europee, di cooperazione e sviluppo nel campo educativo scolastico, con un accordo italo-francese del 24  febbraio 2009, che prevede l’acquisizione del doppio diploma: quello del nostro esame di Stato ed il baccalauréat francese, con pari dignità e diritti per i diplomati dei due Paesi.

Corzani, congratulandosi con le studentesse e i docenti afferma: “La pubblicazione: ‘Tributo ad Erté è il momento conclusivo di un progetto biennale che il Liceo artistico ‘G. Chierici’ ha realizzato con il prestigioso Lycée ‘La Martinière-Diderot’ di Lione in Francia, a cui ha partecipato una classe di Design della Moda, ove si attua il percorso EsaBac.

Le studentesse coinvolte hanno avuto la fortuna di vivere un’esperienza di altissimo valore didattico ed educativo: per quanto riguarda lo sviluppo di competenze specifiche del settore disciplinare ed il potenziamento della competenza multilinguistica, individuata nel 2018 dal Consiglio dell’Unione Europea come una delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente”.

In chiusura il dirigente Corzani afferma:” Un ringraziamento particolare all’attuale dirigente del liceo artistico Arcangeli di Bologna, Maria Grazia Diana, già dirigente scolastico del Liceo Chierici, che negli anni ha fornito un impulso prezioso alla progettazione ed alla realizzazione internazionale dell’offerta formativa del Liceo”.

 “Non posso che congratularmi con il Dirigente Corzani e con tutto Chierici per il prestigioso risultato raggiunto, che rafforza l’eccellenza della scuola reggiana- dichiara il dirigente scolastico provinciale, Paolo Bernardi Questo traguardo è molto più significativo in questo momento non facile per l’UE e per i progetti internazionali, realizzazioni strategiche nella formazione della cittadinanza comune nel nostro continente.

È importante che il rafforzato dialogo tra due contesti culturali affratellati da forti radici comuni, avvenga con l’arte, linguaggio che più di ogni altro abbatte barriere e distanze.

Un ringraziamento particolare anche all’amica ed ex collega Maria Grazia Diana, che quando era dirigente del Chierici ha dato l’avvio al progetto”    

Felicità esprime Maria Grazia Diana (già dirigente del Chierici) che spiega:” L’idea di partenza è stata qualificare il Chierici, inserendolo in una rete di relazioni e di scambi, che la dimensione europea di ampio respiro può garantire nell’ambito della moda.

Non è stato facile. Ho incontrato persone straordinarie, che mi hanno aiutato a progettare innovazione didattica, a reperire risorse umane, collaborazioni importanti, come l ‘Accademie di Nantes, scuole di Moda di Parigi. Abbiamo ottenuto un posto in organico di lingua e conversazione francese.

L’esperienza ha permesso a studenti e docenti di ripensare gli obiettivi e le programmazioni per la conoscenza e la riflessione sul mondo attuale.

Ringrazio i docenti di letteratura e storia che si sono rimessi in formazione per la lingua e la cultura francese, raggiungendo livelli di grande competenza.

Abbiamo realizzato un percorso di eccellenza, che evidenzia la capacità realizzare progetti comuni, di accoglienza, conoscendo diverse scuole di moda francesi, con alternanza scuola lavoro, entrando, per esempio, nel mondo della maison Schiapparelli o sfilare nelle iniziative di orientamento dei licei francesi: è stata una grande soddisfazione”. 

Nelly Mous (addetta alla cooperazione per il francese dell’Institut français Italia – Ambasciata di Francia), e fa presente: “Sottolineo l’’importanza del percorso di eccellenza EsaBac, per le prospettive professionali che offre agli studenti, in un contesto europeo ed internazionale.

La mia missione consiste nel promuovere la lingua francese e il suo insegnamento, collaboro con i docenti, con i dirigenti e con i referenti negli Uffici Scolastici Regionali. Partecipo con immenso piacere a momenti privilegiati, come la cerimonia di consegna dei diplomi EsaBac di oggi.

Questi momenti preziosi sono l’occasione per congratularmi con gli alunni, che si sono molto impegnati nel loro percorso di studi e l’hanno concluso con successo, ricordo che hanno compiuto un’ottima scelta, perché la lingua francese apre le porte di un contesto internazionale.

Ringrazio il dirigente scolastico e i docenti, che con impegno ed entusiasmo, offrono agli studenti esperienze indimenticabili, aprendo le porte del successo.”

Sabina Beninati (Referente EsaBac dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna) dichiara: “E ‘pregevole l’esempio del Liceo Chierici che, nella più ampia condivisione tra docenti di diverse discipline, testimonia che è possibile raccordare varie esperienze per un consolidamento e un arricchimento dei percorsi stessi, incluso quello Esabac.

La consegna dei diplomi è un’occasione speciale che dà ufficialità ad un percorso di eccellenza qual è l’EsaBac.

Documentare, certificare, quanto lo studente acquisisce a scuola, ma anche al di fuori dei contesti scolastici è sempre più rilevante; non a caso il Ministero ha, da quest’anno, introdotto il curriculum dello studente, che accompagnerà il diploma e nel quale sono contenuti non solo i profili di uscita dello studente che l’indirizzo prevede, ma anche le esperienze Pcto, le certificazioni acquisite dagli studenti” 

Sabine Catellani (Referente commissione Esabac, docente madrelingua francese): “Queste testimonianze sono ‘lettres de noblesse’ al Chierici per il percorso EsaBac, che  ha attuato stage linguistici ed esperienze scuola-lavoro con i licei: Sadi Carnot – Jean Bertin di Saumur, Victor Louis e Toulouse-Lautrec di Bordeaux, Paul Poiret e Octave Feuillet di Parigi, La Martinière-Diderot” di Lione.

È stata inserita un’ora di conversazione francese in compresenza con laboratorio o progettazione di Moda e il francese è divenuto veicolare, realizzando progetti che uniscono letteratura francese, moda e arte, come la realizzazione di marionette per i personaggi di Ubu Roi o il tributo ad Erté, i costumi teatrali de ‘L’école des femmes’ di Molière. Dal 50% di baccalaureati delle prime due sessioni, siamo giunti al 75% poi 92%.

È il risultato della commissione Esabac composta da: Mariagiuseppina Bo, Linda Fabbris, Mariella Pimpini, Matteo Bellelli, Marilena Soncini, Sonia Isabel Lasagni Paola Panciroli. 

Per i nostri studenti ‘fare’ EsaBac significa studiare una lingua in più, affrontare un vasto programma di storia e lezioni pomeridiane.

Chi è qui, oggi, ha superato egregiamente e con maturità le difficoltà, trasformando un diploma in un tesoro”. 

Mariella Pimpini (commissione EsaBac, docente di Storia/Histoire) racconta:” Nel 2014 è stato attivato il progetto Esabac.

Questi sette anni di lavoro sono stati intensi, ricchi di grandi soddisfazioni e di difficoltà, perché gli studenti devono imparare in soli tre anni una lingua straniera per ambiti disciplinari ben precisi.

Gli studenti Esabac hanno dimostrato una grande determinazione, cogliendo le occasioni loro offerte per farne tesoro. Anche noi docenti abbiamo dovuto studiare per acquisire attestazioni linguistiche e metodologiche con una formazione continua.

Il gruppo dei docenti Esabac è aumentato e si caratterizza per il lavoro in team. Esabac proseguirà anche in futuro: le iscrizioni sono in costante aumento.

Ringrazio tutti gli studenti che hanno scelto il percorso Esabac, ho accompagnato tre classi alla maturità, ed ho di loro un ricordo particolarmente affettuoso: insieme abbiamo vinto una bella sfida”.

 

Marilena Soncini (Referente progetto Erté) spiega: “Il progetto “Tributo ad Erté’” si sviluppa nell’ambito del corso EsaBac. I progetti e la realizzazione di costumi, pensati per vestire i protagonisti di uno spettacolo teatrale di opera lirica, danza, varietà, rientrano nel mondo della costumistica.

Le caratteristiche dei licei coinvolti si completano a vicenda, unendo due specificità tipiche del nostro settore: la progettazione per il Chierici e la confezione dei costumi di scena per il liceo Diderot.

Le allieve della IVA si sono ispirate (scorso a.s. ndr.) all’eclettico Erté, per progettare collezioni di costumi a tema. Le allieve francesi debbono realizzare gli stessi per una sfilata di fine percorso.

Durante la Dad, si sono mantenuti i contatti tra le docenti francesi, il nostro staff di lavoro e le allieve della classe IVA, che hanno dimostrato grande serietà d’impegno. Ci siamo incontrati in videoconferenze”.

 

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