A Brescello, Guastalla e Novellara la solidarietà per le famiglie indigenti

 

Arriva a Brescello, Guastalla e Novellara l’operazione di solidarietà “A sostegno di chi ha più bisogno” promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica su tutto il territorio nazionale, con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese, per destinare aiuti alimentari alle famiglie indigenti. 

Le consegne di oggi hanno portato i pacchi della solidarietà di Coldiretti ai comuni della bassa reggiana.

 Sono stati consegnati infatti 200 chilogrammi di prodotti alimentari di qualità al comune di Brescello, alla presenza del segretario di zona Coldiretti Alessandro Guidetti, Gabriele Gemma, assessore all’Ambiente, Giuditta carpi assessore politiche sociali e Giovanni Frio, collaboratore Auser Banco alimentare, grazie alla collaborazione del Sindaco Elena Benassi.

Altri 200 kg all’Emporio Solidale di Guastalla, alla presenza di Alessandro Guidetti, del Sindaco di Guastalla Camilla Verona e del presidente dell’Emporio solidale Loris Negri e 200 kg consegnati alla Croce Rossa comitato di Novellara alla presenza di Guidetti, dei volontari e  della Presidente del comitato Caterina Corradini e delegato Obiettivo2 inclusione sociale Eagle Tartaglia. 

 «Quando contattiamo le strutture per offrire i pacchi alimentari – commenta Alessandro Guidetti – ci informano che le famiglie che rivolgono a loro per un sostegno nella spesa settimanale sono praticamente raddoppiate da inizio pandemia.

Quello che offriamo è certamente un piccolo gesto che ci auguriamo possa portare vicinanza e aiuto sia alle persone in difficoltà sia alle strutture che le aiutano».

«Le consegne di questi pacchi alimentari – commenta Maria Cerabona direttore della Coldiretti di Reggio Emilia – sono segni tangibili di solidarietà verso le fasce più deboli colpite dalle mille difficoltà di questo lungo periodo.

Il nostro di Coldiretti è un impegno che coinvolge tutta la struttura e i nostri soci sul territorio.

Sono grata della possibilità di contribuire all’attività degli enti locali che operano quotidianamente sul territorio  – conclude la Cerabona – per andare incontro alle necessità delle nuove forme di povertà sociale e dare un segno concreto di vicinanza».

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