La gestione della Sinagoga è stata affidata a Istoreco

Il Comune di Reggio Emilia, nell’ambito delle politiche di promozione e valorizzazione dei luoghi della cultura, ha affidato in convenzione a Istoreco – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea, la gestione a livello scientifico e operativo, per i prossimi cinque anni, della Sinagoga di Reggio Emilia.

L’affidamento – frutto di un percorso nato attraverso un avviso pubblico, che trova un ulteriore rafforzamento nel consolidato rapporto di collaborazione tra il Comune e l’Istituto – punta a valorizzare lungo tutto il corso dell’anno, in maniera continuativa, gli spazi della Sinagoga, luogo di storia e memoria per eccellenza, ma anche potenziale officina di nuove proposte e idee rivolte al futuro della città.

In base alla convenzione, Istoreco si impegna infatti nell’ideazione e nella la gestione di un programma di iniziative ed eventi di interesse pubblico con valenza culturale di rilievo non solo locale, che in modo continuativo possa contribuire a diffondere e approfondire la conoscenza del luogo e delle memorie in esso contenute, con particolare riguardo alla presenza della comunità ebraica nella nostra città e ai tragici eventi legati alla Shoah.

Ad un’importante attività culturale si unirà quindi grande attenzione per le proposte didattiche e per azioni di promozione e di ricerca scientifica, sottolineando l’importanza fondamentale di creare un percorso ibrido di ricerca storica e scommessa sul futuro.
La collaborazione tra Comune e Istoreco nasce dall’Avviso pubblico promosso dal Comune e rivolto ad enti e soggetti del Terzo settore per la gestione operativa e scientifica della Sinagoga e del Polo archivistico del Comune di Reggio Emilia, situato presso le scuderie Castelnovo dei Chiostri di San Domenico. La convenzione avrà durata effettiva per cinque anni, fino al 31 dicembre 2025.

L’iniziativa presentata oggi è un ulteriore e importante passaggio per lo studio e la valorizzazione dell’ebraismo, che a Reggio Emilia si basa tra l’altro su un Protocollo d’intesa stipulato tra il Comune e la Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia nel 2006 per la salvaguardia e la tutela dell’immobile della Sinagoga.

IL PROGETTO “RIDARE VITA AD UNA SINAGOGA” – In base alla proposta progettuale di Istoreco, la Sinagoga di via dell’Aquila – che non è più un luogo di culto, ma rimane uno dei principali luoghi della cultura della città – ospiterà mostre e conferenze su tematiche relative all’ebraismo attuale e alla sua storia, aprendo le porte alla cittadinanza per visite guidate e incontri sulla cultura ebraica.

Il recente restauro della Sinagoga ha dato voce al luogo fisico, permettendo di trasmettere la bellezza della sua storia nei secoli ma anche il vuoto, l’assenza, la distruzione del Novecento. Entrando nella Sinagoga vuota si percepisce cosa può succedere in presenza di politiche razziste, in assenza dei diritti umani. La Sinagoga dunque è anche un Luogo di Memoria per le vittime reggiane della shoah. Per questo, quindi, è anche una casa per lo studio e la promozione dei diritti umani.

In sintonia con la Comunità ebraica di Modena e Reggio e il Comune di Reggio Emilia, Istoreco gestirà la Sinagoga muovendo da questi tre aspetti – luogo della cultura ebraica, luogo di memoria, casa dei diritti umani – che tracciano il percorso per la gestione scientifica e operativa.
Durante questa gestione sarà importante non disperdere la caratteristica del luogo con iniziative fuori dal contesto specifico e senza tenere in considerazione l’originaria natura del luogo. La particolarità delle iniziative e del luogo stesso saranno la chiave per far diventare la Sinagoga una sede di studio, di scoperta e di incontro per i cittadini reggiani e non solo.

Si progetterà una prima mostra permanente sui 500 anni della Comunità ebraica reggiana e, parallelamente, sarà realizzata per la cittadinanza una programmazione qualificata comprendente un calendario di attività diversificate con giorni di apertura mensili e iniziative ad acceso libero e gratuito. Certamente sarà centrale nella programmazione il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, e la Giornata europea della cultura ebraica in settembre. Per le scuole di ogni ordine e grado si proporranno attività didattiche con laboratori, letture e visite alla scoperta della vita nel quartiere dell’antico ghetto reggiano, in cui la Sinagoga è inserita.
Altre attività potranno essere progettate e svolte in collaborazione con il mondo delle associazioni attive nella promozione dei diritti umani, nel riconoscimento e incontro di culture e religioni originarie di altre regioni del mondo. Reggio Emilia ha una esperienza notevole in questo campo (Viaggio della Memoria, concerto Alif Aleph Alfa, progetto Copricapo, …) ed è stata premiata da Intercultural Cities Program (ICcc per lo sviluppo di una metodologia del lavoro interreligioso.
La Sinagoga sarà un fulcro delle iniziative future in questo ambito. L’Istituto, inoltre, metterà a disposizione la propria rete scientifica, tenendo rapporti diretti con istituti di ricerca, università e associazioni per lo studio dell’ebraismo italiano, per sviluppare progetti di ricerca e per sottolineare il ruolo della Comunità ebraica reggiana nel contesto nazionale e internazionale. Nel secondo dopoguerra, durante il periodo di abbandono della Sinagoga, i libri e gli arredi sacri furono salvati dall’oblio e portati a Haifa in Israele. Istoreco promuove dal 2013 scambi con Haifa e intende intensificare sia le visite di gruppi di Haifa a Reggio città sia i viaggi per i reggiani verso Haifa. La Sinagoga sarà anche al centro di progetti europei sull’eredità della cultura ebraica, sulla storia del razzismo, sulla convivenza nella società globalizzata.

IL LEGAME DI ISTORECO CON REGGIO EMILIA – Istoreco, che ha sede in via Alighieri 11, all’interno dei Chiostri di San Domenico, casa della cultura e delle arti, rappresenta una realtà ben radicata nel tessuto cittadino e il valore delle sue iniziative la collocano a pieno merito tra le fila dei soggetti culturali di prestigio che animano la vita culturale reggiana in modo costante e significativo. L’istituto svolge da tempo attività di ricerca, conservazione documentaria, divulgazione della storia contemporanea e trasmissione della memoria, con un’ampia attività didattica, di aggiornamento dei docenti in servizio per le scuole di ogni ordine e grado con un solido radicamento nel territorio provinciale, di formazione per giovani ricercatori e con una rete di rapporti sia a livello nazionale che a livello europeo.

LA SINAGOGA: UN PEZZO DI STORIA REGGIANA – Nei secoli di presenza ebraica a Reggio Emilia le sinagoghe ebbero naturalmente un ruolo centrale e determinante per la vita della comunità. 

L’inaugurazione pubblica dell’edificio, così come lo conosciamo oggi, avvenne nel 1858, quando la Comunità ebraica di Reggio contava ancora circa 600 persone. Ciò nonostante il podestà, il conte Carlo Ritorni, non partecipò. Non accettò l’invito dei concittadini ebrei poiché convinto che esistesse “un divieto della sua religione a prendere parte in estranei riti”.
Nel secondo dopoguerra, ovvero dopo circa 500 anni caratterizzati da momenti di assimilazione, emigrazione e persecuzione, dalle leggi razziali alla Shoah, non esisteva più una Comunità ebraica attiva a Reggio Emilia. Inoltre l’edificio della Sinagoga fu colpito durante un bombardamento sulla città nell’agosto 1944. Seguirono decenni di abbandono.
Dal 1994 l’Amministrazione comunale e la Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, svilupparono insieme una nuova sensibilità e trovarono le risorse per il ripristino e il restauro della sinagoga reggiana. Dopo uno splendido intervento, davvero un esempio di cura del patrimonio architettonico e storico, dal 2008 la Sinagoga è di nuovo visitabile.
Con il 2021 la Sinagoga inaugura un nuovo periodo di attività culturale, dialogo con la città e accoglienza.

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