8xMille, alcune testimonianze

Presentiamo alcune testimonianze di persone che decidono convintamente di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica e ci raccontano il perché della loro scelta.

Io viaggio continuamente, almeno una volta alla settimana, a Milano e nel tragitto in macchina dall’aeroporto allo showroom, incontro un’associazione che distribuisce pasti. Arrivo sempre abbastanza presto, verso le 8.30 del mattino, e se prima la fila era composta – in quell’orario – da una ventina di persone, oggi sono in centinaia. Il numero dei poveri è aumentato esponenzialmente ed il problema è serissimo.
Sono felice di dare una mano, firmando per l’8×1000 alla Chiesa cattolica, perché anche con la mia piccola goccia si possa offrire speranza a chi si trova in difficoltà. Nessuno escluso.

Antonio Alghero (Sassari)

 

Io firmo per l’8xmille da quando ho iniziato a lavorare e mi facevo assistere da un Caf per la compilazione della dichiarazione dei redditi: anche oggi che faccio tutto da sola, l’8xmille alla Chiesa Cattolica resta una possibilità meravigliosa: quanti progetti della Caritas o a favore di persone che soffrono per le dipendenze più diverse vedo e ho visto realizzati grazie a questa strada.
A maggior ragione oggi, in periodo di pandemia, la nostra firma conta, per fare in modo che la Chiesa possa aumentare gli interventi a favore degli ultimi anche attraverso i vari parroci delle comunità diffuse su tutto il territorio della nostra diocesi, che è parecchio esteso.

Paola (Reggio Emilia)

 

Piccoli gesti di solidarietà possono essere realizzati davvero con poco. Attraverso la mia firma ho destinato l’8xmille alla Chiesa Cattolica da sempre, insieme alla mia famiglia. Ho scoperto come attraverso un semplice atto si possa dare tanto alla Chiesa, una casa che ha accolto e accoglie sempre tutti con le sue braccia aperte. Significa dare la meritata importanza a tutte quelle realtà sociali, solidali, culturali che vivono con e per la Chiesa e hanno bisogno di essere sostenute per poter continuare ad essere. Significa anche sostenere tutti i sacerdoti che incontriamo sul nostro cammino ogni giorno e che hanno deciso di dedicare la propria vita a Dio e al suo popolo, ad ognuno di noi. Come la Chiesa, a mani tese, arricchisce e dona nutrimento alla nostra anima, anche noi, con un gesto concreto, abbiamo la possibilità di donarle un po’ di noi e dire concretamente quanto crediamo nei suoi progetti, dimostrandole la nostra gratitudine.

Federica Rizziconi (Reggio Calabria)

 

In passato le attività delle parrocchie erano soprattutto di sollecito alla partecipazione ai Sacramenti ed alle Messe. Oggi non è più così! Alla parrocchia ci si rivolge per avere tutta una serie di servizi che prima erano di competenza dell’ente pubblico. Oggi alla parrocchia è richiesto di occuparsi dei bimbi, nelle ore in cui i genitori lavorano, durante le vacanze, di informare sulle opportunità previste dalle normative socio-assistenziali e socio-sanitarie, sugli enti erogatori dei servizi e la loro dislocazione sul territorio, sulle modalità di accesso ai benefici economici e di assistenza che si possono richiedere ad enti pubblici e privati e la compilazione delle relative modulistiche necessarie. Per dare una risposta concreta alle richieste sempre più numerose dei parrocchiani oggi i parroci devono impegnarsi non solo nel sostegno psicologico ma anche economico. Firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica significa che quando il parroco sostiene una famiglia è come se lo facessimo noi personalmente.

Rosina (Torino)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *