Reggio Emilia e Covid: “Rapporto sulla coesione sociale”

Ha resistito sicuramente meglio di altre aree del territorio nazionale e regionale, ma il territorio reggiano ha comunque pagato un pesante tributo alla pandemia.
Il nono “Rapporto sulla coesione sociale” realizzato dalla Camera di Commercio, infatti, offre l’immagine di una sofferenza diffusa, mettendo in evidenza, in particolare, i contraccolpi che nel 2020 hanno riguardato salute, economia e scuola, con effetti ancora presenti nella nostra provincia e prospettive di ripresa che viaggiano a ritmi decisamente rallentati rispetto alle previsioni antecedenti l’ondata di contagi ripresa in autunno.

“Il prezzo pagato innanzitutto in termini di decessi e di sofferenze individuali e familiari – sottolinea il Commissario straordinario della camera di Commercio, Stefano Landi – è molto alto, e il nostro primo pensiero va proprio a coloro che sono stati colpiti così pesantemente dagli effetti del Covid, con 29.000 contagiati e oltre 1.000 decessi. Il sistema sanitario si è certamente distinto – come rilevano i dati del Rapporto curato da Gino Mazzoli, psicosociologo – per qualità ed efficienza, ma insieme al ringraziamento a tutti gli operatori e le autorità sanitarie per quanto hanno fatto, esprimiamo innanzitutto la nostra solidarietà e vicinanza a chi più duramente ha pagato gli effetti della malattia”.

Il rapporto camerale curato da Gino Mazzoli analizza, insieme alle ripercussioni registrate proprio sul fronte sanitario, tutte le principali criticità e le situazioni di crisi che la pandemia ha generato.
“Tra queste – spiega Landi – vi è certamente quella economica, che ha visto ridursi del 9,1% il valore aggiunto della nostra provincia, ha registrato un’esplosione della cassa integrazione e un’inversione di tendenza del tasso di disoccupazione, previsto a fin anno al 4,3% rispetto al 4% del 2019 e nonostante un avvio di 2020 all’insegna della flessione”.

“Come Camera di Commercio – prosegue il Commissario straordinario – abbiamo messo in atto ogni misura possibile per contrastare le difficoltà in costante aumento, concentrandoci in particolare sul credito nella prima fase emergenziale, poi sui ristori (in particolare per le imprese turistiche) e sulla continuità degli investimenti a sostegno dell’internazionalizzazione e della digitalizzazione, con un impegno complessivo di 3,5 milioni di euro”.

“Ora – conclude Landi – stiamo lavorando intensamente sulla valorizzazione dei patrimoni locali che riguardano cultura, turismo e prodotti tipici del territorio, ma è evidente che il perdurare della pandemia rende urgenti nuovi interventi di sostegno da parte del Governo, chiamato ad implementare decisamente sia i cosiddetti “ristori” finalizzati alla tenuta del sistema imprenditoriale, sia gli investimenti e gli aiuti finalizzati al rilancio dell’economia”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *