Un’ORA che fa crescere

“Cari studenti e cari genitori, che cosa sarebbe l’arte senza la Cappella Sistina di Michelangelo, la poesia senza la Divina commedia di Dante, la musica senza la Passione secondo Matteo di Bach, la letteratura senza i Promessi sposi di Manzoni, l’architettura senza il Duomo di Milano, la filosofia senza Kierkegaard? Cosa sarebbe l’amore senza il Cantico dei cantici, la dignità umana senza le parole di Gesù sui poveri nei Vangeli, la felicità senza il Discorso della montagna del Vangelo di Matteo?”. Inizia con queste domande, per riflettere sull’importanza dell’influenza del cristianesimo sulla cultura, il messaggio ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana in merito alle nuove iscrizioni per la scelta dell’insegnamento della Religione nelle scuole.

Nel messaggio di quest’anno della presidenza della Cei riguardante le iscrizioni al prossimo anno scolastico 2021-22 è forte l’invito rivolto ai genitori e agli studenti a scegliere di avvalersi dell’insegnamento della Religione cattolica in tutti gli ordini e gradi dell’istruzione. Le iscrizioni sono aperte fino al 25 gennaio.
Queste le parole dei vescovi: “Noi pensiamo che questo insegnamento offra anzitutto alcuni strumenti per rispondere alle domande con cui abbiamo iniziato questo messaggio: consente, infatti, di conoscere e contestualizzare in un’ottica più ampia la storia culturale del nostro Paese e del mondo intero, attraverso le idee che la religione cristiana ha prodotto”.
La religione a scuola è aperta a tutti e affronta le tematiche religiose da un punto di vista storico-culturale e non catechistico. Tra le finalità di tale materia c’è quella di aiutare a capire, approfondire, conoscere l’arte, la storia, la letteratura italiana ed europea.
Studiando in classe con i ragazzi il passato, le tradizioni più belle, la storia del cristianesimo e la vita dei santi che hanno influenzato il pensiero della loro epoca e hanno lasciato una bellissima traccia e testimonianza delle loro esistenze, si aiutano gli studenti nel loro personale processo di crescita e di maturazione.

L’ora di religione li guida a conoscere e costruire la propria identità, a promuovere il dialogo e il confronto tra gli alunni, a far conoscere le radici culturali e a scoprire le bellezze dell’arte e della storia, anche del nostro territorio reggiano.

“Ma nell’insegnamento della religione cattolica- prosegue il messaggio della Conferenza Episcopale Italiana- si danno anche altre possibilità: gli studenti possono confrontarsi con le domande profonde della vita. Soprattutto nel tempo della formazione intellettuale a scuola sorgono quei quesiti che a volte ci affannano, ma che di fatto ci rendono esseri umani unici e irripetibili: chi siamo? Quale storia ci ha preceduto? Cosa dobbiamo fare per il presente nostro e dei nostri cari? Perché il dolore e la morte? Cosa possiamo sperare per il futuro in questa terra e dopo? Ognuno deve trovare la sua risposta. L’insegnamento della religione cattolica si pone proprio nell’orizzonte degli interrogativi esistenziali, che sorgono anche nei nostri ragazzi. In un tempo in cui la pandemia da Covid-19 ci sta ponendo di fronte problemi inediti per l’umanità, pensiamo che le generazioni future potranno affrontare meglio anche le sfide nel campo dell’economia, del diritto o della scienza se avranno interiorizzato i valori religiosi già a scuola”.

Anche in questo momento particolare della pandemia, con le difficoltà che stiamo vivendo tutti adulti, anziani, giovani e bambini, l’insegnamento della religione cattolica a scuola rimane un momento per creare concretamente in classe delle relazioni positive, in presenza alle medie e alle elementari, e per proporre alle scuole superiori tematiche su cui riflettere cercando sempre di mantenere una dimensione umana di positiva interazione, nonostante la didattica a distanza che ha contraddistinto questi mesi.

Tale scelta ha sempre un grande valore personale e sociale, riguarda tutti, ragazzi, famiglie e docenti, e trova attenta la comunità ecclesiale, consapevole dell’importanza della scuola e della sua missione di servizio a ogni persona. è davvero una grande opportunità per i nostri bambini, i nostri ragazzi e i nostri giovani, un’occasione di reale formazione delle nuove generazioni in modo sano e costruttivo.

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