Italia sì, Reggiana no

UNAHOTELS VS SASSARI

Colto da un impeto di misericordia che Papa Francesco lèvati, non vi racconterò dell’ultima desolante prestazione dei biancorossi contro l’Armani Milano, non vi dirò del divario in doppia cifra già dopo pochi minuti di partita, né dei 62 punti subiti nel solo primo tempo, e neanche delle giocate da highlights (leggi: partita finita, giochiamo per lo spettacolo) che le “scarpette rosse” hanno cominciato a regalarci – si fa per dire – già dal dodicesimo su 40 minuti di gioco… Vi basti rilevare che Milano è per distacco il miglior team italiano mentre Reggio si trova ampiamente in mezzo al guado di una serie di sfortunati eventi.
Sono stati ingaggiati definitivamente i nuovi stranieri Dominique Sutton (qualche minuto per lui) e Petteri Koponen, che dovranno rientrare in forma ed inserirsi nella squadra. L’attesa e la speranza che l’integrazione avvenga prima possibile è l’unica cosa che, in questo momento, i tifosi reggiani possono fare. Nel frattempo, martedì i milanesi affronteranno Cremona, nel recupero dell’ultima giornata del girone di andata: sperando che la squadra di coach Messina non abbia esaurito la sua spietatezza, davvero impressionante, contro la Unahotels, in caso di sconfitta dei cremonesi Reggio conseguirà la qualificazione alla Final8 di Coppa Italia. Da ottava. E, dunque, dovrà affrontare, nel Quarto di finale, proprio l’AX Armani Exchange Milano… in assetto, si parla per i reggiani, più completo, integrato e soprattutto mentalmente meno dimesso.

Vale piuttosto la pena di spendere due parole sulla squadra milanese, griffata Armani e guidata dal guru della pallacanestro nostrana, il “bolognese” Ettore Messina. L’Olimpia è un po’ la Juventus del basket; il passato glorioso giunge sino agli anni Ottanta e si ricollega ai nomi di Meneghin, Mike D’Antoni, Bob McAdoo, coach Dan Peterson, gli ultimi a mietere successi significativi soprattutto in Europa. Come nel pallone di cuoio, anche nella palla a spicchi è alle Coppe Europee che si deve guardare, per riscontrare la reale potenza sportiva di un movimento. Il lento declino di Milano, con l’ascesa delle bolognesi e della Treviso dei Benetton, prima, e poi con il declino e basta, pareva in qualche modo destinato a interrompersi quando, nel 2008, Giorgio Armani ne acquisiva la proprietà, con l’intento esplicito di riportare il sodalizio al suo antico splendore. Da allora, tuttavia, al puntuale profluvio di acquisti e aspettative dell’estate, raramente hanno fatto seguito stagioni proporzionate alle attese, talora mettendo in discussione lo stesso dominio nazionale, praticamente sempre non riuscendo ad impensierire le corazzate europee come CSKA Mosca, Fenerbahce Instanbul, Efes Pilsen, Panathinaikos Atene, Maccabi Tel Aviv and so on. L’Eurolega, la Champions dei cesti, è attualmente un campionato durissimo, costituito da un “girone infernale” all’italiana di 18 squadre, parallelo ai campionati nazionali, all’esito del quale le prime otto confluiscono nella fase finale. Mai, da quando esiste tale format, Milano è riuscita a qualificarsi in una piazza utile a disputare la post season; in un paio di occasioni si è anzi collocata negli ultimi o ultimissimi posti. Pare che, finalmente, le scarpette rosse abbiano trovato la loro dimensione, anche europea. Nelle ultime settimane in particolare, l’Armani si trova in stato di grazia, avendo inanellato tre vittorie consecutive, fra cui la prestigiosa, mancante da 17 anni, sul campo del Real Madrid ed essendosi così issati al quinto posto della classifica di Eurolega.

Reggio ha visto da vicino la forza e la convinzione della squadra milanese. Colpisce anche il perfetto sincrono degli avversari che, impegnati nella settimana entrante con un fitto calendario, hanno saputo ottenere il massimo risultato col minimo sforzo, realizzando immediatamente il break decisivo e centellinando i titolari, senza perdere praticamente mai la “maniglia” della partita. Se questo ci affligge come reggiani, ci incoraggia come italiani, nell’auspicio che l’Eurolega, dopo troppi anni di assenza, veda un importante protagonismo della formazione rappresentativa del Bel Paese.

UNAHOTELS VS SASSARI

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