«Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto» (Gv 15,5-9)
La preghiera che tutti i cristiani sparsi nell’emisfero Nord del mondo rivolgeranno nella settimana tra il 18-25 gennaio 2021 al Signore per l’unità della Chiesa si fa ascolto della parola di Gesù, detta tra il momento della Cena con i discepoli e l’ora della sua Passione: un momento quindi di preoccupazione, di incertezza per il loro futuro e di sofferenza per lui e anche per loro: “Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto”.
Sono parole appropriate per il periodo che stiamo attraversando. Lo richiamano il presidente della commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI (monsignor Ambrogio Spreafico, vescovo di Frosinone), così come il presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (il pastore Luca Maria Negro) e il Metropolita della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e di Malta ed esarca per l’Europa meridionale (l’arcivescovo sua eminenza Gennadios, scomparso nell’ottobre scorso) perché sono parole che volgono lo sguardo e il cuore al futuro.
Continua a leggere tutto l’articolo di Giancarlo Gozzi su La Libertà del 13 gennaio 2021