Fede e polis, il solco dei Gesuiti

Volume sull’esperienza reggiana curato da Luigi Bottazzi

Il 2021 si apre in diocesi all’insegna della formazione sociale e politica. Martedì 12 gennaio inizierà il percorso promosso dalla Diocesi e dalla Fondazione Incendo, con relatori del calibro di Stefano Zamagni, Giulio Maspero e Paolo Pagani. Inoltre è appena uscito un poderoso volume curato dall’economista e sociologo reggiano Luigi Bottazzi (“Un’esperienza di formazione sociale e politica. I Gesuiti a Reggio Emilia”, Gianni Bizzocchi editore, 248 pagine, prefazione di padre Arturo Sosa), che compie un’analisi puntuale e approfondita su una realtà locale poco conosciuta a Reggio ma pure a livello nazionale.
“Il volume – spiega Bottazzi, presidente del Circolo di cultura “G. Toniolo” – è dedicato al Centro Sacro Cuore di Baragalla, a Reggio Emilia, attivo negli anni ’50, ’60 e ’70 del secolo scorso, e in particolare all’antesignana, e unica in Italia, Scuola di formazione sociale e politica (1959-1966) ideata e condotta dai Padri Gesuiti provenienti dal Centro San Fedele di Milano, editori dell’importante rivista Aggiornamenti Sociali. La Scuola venne frequentata nei primi anni da circa 120 giovani cattolici reggiani – io ero uno di quelli – nonché da 60 parmensi, 30 modenesi e da diversi piccoli gruppi da Piacenza, Mantova e Bologna”.
Il libro è in qualche modo il completamento di un progetto di ricerca storica già avviato da Bottazzi con due saggi pubblicati nella Strenna del Pio Istituto Artigianelli nel 2016 (“I Gesuiti a Reggio Emilia: uno sguardo d’insieme”) e nel 2018 (“La Scuola di formazione sociale dei Gesuiti a Baragalla: origini e caratteri”). Oltre alla prefazione di padre Arturo Sosa, Preposito generale della Compagnia di Gesù, il volume stampato da Gianni Bizzocchi contiene anche le principali relazioni e testimonianze del convegno che si tenne il 27 gennaio 2018 nella sede dell’IFOA, tra cui l’intervento dello storico Giorgio Campanini, e due lectiones magistralis del gesuita Bartolomeo Sorge, il teologo e politologo esperto di Dottrina sociale della Chiesa morto a Gallarate il 2 novembre scorso. Come chicca per i lettori, riproponiamo in questa pagina anche un brano dell’intervista a padre Sorge realizzata da La Libertà in quell’occasione. Intanto continuiamo il discorso sulla pubblicazione reggiana.

Bottazzi, la storia dei Gesuiti a Reggio iniziò da subito nell’ex sede dell’IFOA?
No. I Padri avevano lasciato la città nel 1859, a seguito delle prime leggi di confisca dei beni ecclesiastici. Quando tornarono, quasi un secolo più tardi, furono accolti provvisoriamente nei locali dell’ex Seminario di Albinea, dal 1954 al 1958, per volontà del vescovo Socche. Lo stabile era stato lasciato libero dalla Curia perché sacerdoti, docenti e seminaristi erano stati trasferiti nel nuovo Seminario alle porte della città, oggi sede di UniMoRe. Il primo nucleo dei Gesuiti si trasferì poi nella nuova “Casa” denominata Centro del Sacro Cuore, in località Baragalla: per quei tempi era una costruzione moderna, edificata sui terreni del beneficio parrocchiale di Rivalta, su progetto dell’architetto Pierluigi Giordani e ad opera dell’impresa reggiana Pierino Benassi.

Continua a leggere l’articolo completo di Edoardo Tincani su La Libertà del 6 gennaio 2021 

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