Tutti issati sull’arca: buon anno!

Come avvenne nei giorni di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell’uomo; mangiavano, bevevano, prendevano moglie, prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca e li fece morire tutti” (Lc 17,26-27).
Se ripenso all’anno 2020, l’affermazione di Gesù mi invita a riflettere su quanto è accaduto in questo anno. Una riflessione per dare alla vita una direzione in cui possa trovare compimento il desiderio di bene e salvezza che abita il mio cuore.
La pandemia. Un diluvio che ha investito con violenza inaudita la mia quotidianità che sembrava scorrere via in modo lineare pur tra tanti problemi della vita.
Quasi senza rendermene conto, travolto dalle acque, annaspo per non annegare. Il pericolo non è passato. Ancora annaspo. Non sono ancora al sicuro sull’arca ma comunque vivo.
Pertanto rifletto sulle successive parole di Gesù: “In quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato” (Lc 17,34).
Lo studioso di Sacra Scrittura mi informa che questo detto di Gesù è un richiamo a vigilare per essere pronti di fronte al giudizio divino.

Leggi tutto l’articolo di Pierangelo Roncalli nella pagina dei Lettori su La Libertà del 6 gennaio 2021

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