San Silvestro

Silvestro I (… – Roma, 31 dicembre 335) è stato il 33° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 314 alla sua morte. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese ortodosse. Grazie ad una serie popolarissima di leggende (prodotte soprattutto nel medioevo) fu considerato in passato colui che convocò il primo concilio ecumenico di Nicea e riuscì a convertire Costantino il Grande, imperatore romano, e quindi vero “fondatore della Chiesa”. Silvestro, la cui data di nascita è sconosciuta, era figlio di un certo Rufino, romano e di una certa Giusta. Dopo la morte di papa Milziade, Silvestro fu consacrato vescovo di Roma e quindi papa; occupò tale posizione per ventun anni. Il suo pontificato coincise con il lungo impero di Costantino I, il primo imperatore romano che accettò il cristianesimo. La posizione pubblica della Chiesa affrontò un cambiamento epocale: il passaggio dalla Roma pagana alla Roma cristiana. L’incidenza politica di Silvestro fu debolissima. Fu l’imperatore a gestire, di fatto, il potere e le attività della Chiesa per tutto l’arco della vita di Silvestro e oltre. Il Papa fu, in un certo senso, l’“uomo di Costantino”: Costantino era il capo dello Stato, ma si ritagliò anche una funzione di vescovo, e tale era considerato, specialmente in Oriente; si autodefinì “vescovo dei vescovi”. In questo ruolo l’imperatore intervenne in prima persona per ricomporre le diatribe che scuotevano la Chiesa al proprio interno. Scopo della sua azione fu quello di evitare che all’interno del cristianesimo si creassero delle correnti. I dissensi e le discussioni teologiche ne avrebbero minato l’unità e, perciò, la sua stessa forza politica. In conseguenza dei tumulti provocati in Africa dai donatisti, non soddisfatti dell’esito del sinodo che papa Milziade aveva convocato nell’ottobre del 313, e che li vedeva sconfitti, lo stesso Costantino, convoca un concilio ad Arles, a cui partecipano numerosi vescovi di opposte fazioni, che ribadiscono la condanna del movimento donatista, dichiarandolo fuori della Chiesa.

Leggi tutto l’articolo di Lorenzo Ponti su La libertà del 23 dicembre 2020

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *